Tu sei qui: CronacaScala, morte bambino inglese: parziale accoglimento istanza dissequestro cucina ristorante
Inserito da (redazionelda), martedì 14 giugno 2016 12:23:38
(ANTEPRIMA) Sono state accolte le istanze per il dissequestro di parte della cucina del ristorante di Scala presso cui il 27 ottobre scorso il piccolo turista inglese di sette anni pranzò per l'ultima volta per poi morire dopo tre giorni di agonia.
I risultati dell'esame autoptico, consegnati al pubblico ministero Elena Cosentino, confermarono la morte da choc anafilattico per ingestione di lattoglobuline conseguente al pranzo consumato presso il ristorante di Scala dove il bambino (allergico al latte) mangiò degli scialatielli, il tipico formato di pasta fresca amalfitana il cui impasto è realizzato proprio con latte.
I legali dei tre indagati (lo chef del ristorante, la direttrice di sala e la proprietaria della struttura) Marcello Giani e Stefania Forlani hanno rappresentato, in una memoria difensiva e in un'istanza di dissequestro, la presunta regolarità amministrativa e sanitaria della parte più significativa della cucina con supporto tecnico dell'ingegner Giuseppe Mormile, consulente esperto in sicurezza sui luoghi di lavoro. Secondo la difesa "non vi era alcuna correlazione tra la cucina, l'elaborazione e l'offerta degli alimenti consumati dal piccolo turista inglese".
Il pubblico ministero Cosentino, all'esito di un attento accertamento tecnico, ha disposto la rimozione dei sigilli (presumibilmente giovedì prossimo) per due dei cinque vani, utilizzabili come deposito derrate alimentari; gli altri tre vani restano sotto sequestro e le attrezzature ivi presenti (friggitrici, impastatrici, forni, ecc.) potranno essere rimosse e sottoposte - qualora ve ne fosse la necessità - a manutenzione.
Foto di repertorio
INTEGRAZIONI del 15/6/2016
In una nota diffusa agli organi di stampa il Procuratore della Repubblica Luca Masini precisa che «questo Ufficio, al solo fine di salvaguardare l'esattezza delle informazioni diffuse al pubblico, nel rispetto per il dolore dei familiari della vittima che esige la massima sobrietà istituzionale, precisa quanto segue:
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