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È stato eseguito oggi, 14 ottobre, dai Carabinieri della Compagnia di Salerno un provvedimento di misura cautelare personale nei confronti di Carmine Alfano, professore ordinario presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria "Scuola Medica Salernitana" e coordinatore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell'Università di Salerno.

Il docente è indagato per stalking, concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica, prevede per Alfano l'interdizione dall'esercizio della professione medica per 12 mesi, oltre alla sospensione dai ruoli accademici ricoperti presso l'Ateneo salernitano.

Le indagini, avviate nel 2024 e coordinate dalla Procura di Salerno, sono state affidate agli ufficiali della Sezione di Polizia Giudiziaria - aliquota Polizia di Stato. L'inchiesta è partita a seguito di una segnalazione formale trasmessa dall'Ufficio Legale e Contenzioso dell'Università degli Studi di Salerno, dopo che la stampa aveva riportato presunti comportamenti inappropriati da parte del docente nei confronti di alcuni specializzandi.

Dalle acquisizioni documentali e dagli approfondimenti investigativi sarebbe emerso un clima di forte pressione psicologica e vessazione ai danni degli studenti della scuola di specializzazione, oltre a pratiche discriminatorie tra gli stessi.

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, Alfano avrebbe favorito alcuni specializzandi a scapito di altri, imponendo i loro nomi come coautori in pubblicazioni scientifiche e progetti di ricerca senza che vi avessero realmente contribuito. Inoltre, il docente avrebbe effettuato interventi di chirurgia estetica non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, facendo comunque ricadere i costi sul SSN in violazione della normativa vigente.

Alla luce delle evidenze raccolte, il Gip ha disposto la sospensione per 12 mesi da ogni attività professionale medica e da ogni incarico accademico, incluso quello di professore ordinario e di coordinatore della Scuola di Specializzazione.

La Procura ha precisato che il provvedimento cautelare non costituisce giudizio definitivo di colpevolezza: le accuse saranno oggetto di esame nelle successive fasi del procedimento penale.

L'inchiesta prosegue, mentre l'Università di Salerno, che ha collaborato con gli inquirenti fin dalle prime fasi, si è riservata di adottare ulteriori provvedimenti disciplinari interni.

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