Tu sei qui: CronacaPresidio Ospedaliero 'Costa d'Amalfi' sempre più indispensabile: 7801 accessi nel 2015 e tante vite salvate
Inserito da (redazionelda), lunedì 18 gennaio 2016 17:28:13
(ANTEPRIMA) 7801 accessi al Pronto Soccorso (300 in più dello rispetto allo scorso anno, per una media di 21,37% al giorno) di cui circa 121 in codice rosso, cioè in imminente pericolo di vita, che hanno avuto immediato bisogno dell'intervento del rianimatore. Questi i numeri del 2015 del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" che, a dispetto delle recenti voci di depotenziamento (lo immaginate un anziano cliente di Villa Cimbrone o un residente di Conca dei Marini costretto a recarsi all'ospedale di Cava dei Tirreni o Salerno?) è più "operativo" che mai, al servizio di un territorio dalla particolare conformazione morfologica, meta vacanziera irrinunciabile per centinaia di migliaia di turisti di tutto il mondo.
E come sempre sono stati diversi gli interventi salvavita effettuati, specie per anziani stranieri con gravi patologie cardiache o di mezza età con dolori toracici, tra cui infarti cardiaci e aritmie. Non sono mancati gli incidenti stradali dove ad averne la peggio sono stati centauri; ma anche banali cadute, emorragie, ustioni.
Nell'arco dell'anno solare appena trascorso sono stati circa 2200 gli accessi di cittadini stranieri (il 28,2%), di cui 1500 circa di nazionalità statunitense, 500 circa europei e il restante di altri paesi del mondo.
656 gli accessi in codice rosso, cioè d'imminente pericolo di vita: per l'8,4% di questi si è reso necessario il trasferimento in reparti di degenza presso altri ospedali della Regione (la media regionale è del 16% circa). Soltanto per 36 (il 5,48%) è stato richiesto il trasferimento in eliambulanza.
I restanti sono stati trattati in loco e hanno potuto far rientro alle proprie abitazioni, con un risparmio economico per l'Azienda Ospedaliera e Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Tutto questo grazie all'organizzazione snella ed efficace del Costa d'Amalfi che fa della qualità del personale uno dei suoi maggiori punti di forza.
L'ambulatorio di chirurgia è stato impiegato per 400 utenti, con tre interventi chirurgici in urgenza relativi all'esportazione della milza per un 24enne di Maiori caduto da cavallo, per una donna amalfitana in seguito a un incidente domesticoe per la 23enne americana che tuffandosi, di notte, a Maiori, impattò rovinosamente contro gli scogli.
L'ambulatorio di cardiologia, invece, si è rivelato provvidenziale per ben 1933 volte. La maggior parte con dolori toracici, tra cui infarti cardiaci, gravi aritmie e rotture dell'aorta. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esami strumentali: analisi del sangue, radiografie, ecografie e Tac.
Tra i numerosi infartuati salvati al Costa d'Amalfi, il turista 60enne scozzese in visita a Ravello lo scorso 15 luglio; poi il 69enne svizzero ospite di un prestigioso albergo di Amalfiche in piscina avvertì un improvviso malore rischiando di annegare, nonché la 23enne americana di stanza a Positano che a giugno ingerì un cospicuo numero di compresse che suo padre utilizzava per curare i suoi problemi cardiaci. Come dimenticare, poi, il bimbo inglese colto da choc anafilattico, lo scorso ottobre, il cui cuoricino tornò a battere proprio dopo l'arrivo a Castiglione ma per il quale, nelle ore successive, in seguito al trasferimento al Cardarelli, non ci fu più nulla da fare.
Questi dati testimoniano - se ve ne fosse ancora bisogno - l'efficienza e dell'efficacia e dell'organizzazione del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" che si conferma vitale per un territorio come il nostro, che lo scorso anno ha registrato notevoli incrementi delle presenze. Tante le vite salvate, che non hanno prezzo e delle quali dovrebbero sempre tener conto i manager degli improvvisi piani di riordino.
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