Tu sei qui: CronacaPositano, tanti interrogativi sulla morte di Nicola Marra. Autopsia potrà dire verità
Inserito da (redazionelda), martedì 3 aprile 2018 17:09:35
Ancora non si riesce a comprendere cosa sia potuto accadere a Nicola Marra, il ragazzo napoletano che a Positano ha trovato la morte dopo le 4 e 30 di domenica mattina dopo essersi allontanato dalla discoteca.
Il 21enne, residente a Chiaia, uno dei quartieri esclusivi di Napoli, era giunto in Costiera Amalfitana nella serata di sabato, a bordo della sua auto insieme a due amiche. Indeciso fino all'ultimo momento se festeggiare la Pasqua a Capri o nella Costa Divina, alla fine aveva optato per recarsi al "Music on de rocks", noto locale di Positano che affaccia direttamente sul mare.
Nicola aveva lascito il night club intorno alle 4,30 del mattino in condizioni visibilmente alterate dall'alcool e di lui, da quel momento, si erano perse le tracce. In un primo momento si era pensato che potesse essere stato travolto dai flutti del mare che risultava agitato a causa delle cattive condizioni metereologiche. Per tutta la giornata di domenica sono andate avanti, senza soluzione di sosta, le ricerche sino al ritrovamento, verso le 13 di ieri, del corpo senza vita in un burrone nella parte collinare di Positano, lungo il tratto che collega la zona di Nocelle con quella di Arienzo.
Sino all'ultimo momento il padre e lo zio di Nicola, giunti precipitosamente appena avuta la notizia della scomparsa, hanno sperato di poterlo riabbracciare. Ma così, purtroppo non è stato.
La salma del giovane è stata portata all'obitorio dell'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno, dove sarà sottoposta all'autopsia.
Tanti i misteri e i nodi da districare riguardo questa drammatica vicenda. Le testimonianze degli amici e degli altri avventori del locale raccontano di averlo visto recarsi più volte al bancone del bar quella notte. "A un certo punto sembrava che piangesse - ha detto una delle ragazze che erano con lui - appariva come agitato, ma lì per lì non abbiamo dato peso alla cosa". Vedendolo in quello stato, alcuni amici per evitare che si mettesse alla guida, si erano fatti consegnare chiavi e portafogli. Ma se Nicola non era in grado di guidare, né di far rientro da solo, perché nessuno è andato con lui? E' presumibile pensare che nel frastuono e nella calca non si siano accorti che il ragazzo si era già allontanato, lasciando nel night il cellulare.
C'è chi dice di averlo visto poco prima delle cinque del mattino mentre provava a scavalcare un cancello sul viale principale di accesso al locale, sotto la pioggia. Ma le testimonianze degli amici, e le riprese da parte di alcune telecamere di un tratto del cammino del giovane, hanno fatto deviare le ricerche sulla zona alta di Positano. La supposizione, quella più verosimile della morte di Nicola, pare essere quella di un malore che avrebbe causato l'incidente con la caduta fatale. Sulla vicenda indaga il pubblico ministero Federico Nesso della Procura di Salerno.
La famiglia, annientata dal dolore, non riesce a darsi pace. Nicola era un ragazzo dolce e benvoluto da tutti, senza grilli per la testa. Studiava Giurisprudenza all' Università Luiss di Roma con profitto. Un giovane sano che non meritava di morire in questo modo.
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