Tu sei qui: CronacaPatrizia è stata strangolata, morte risalirebbe a 40-48 ore prima dell'arrivo dei Carabinieri
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 marzo 2015 20:51:06
(ANTEPRIMA) Strangolata. Così è morta Patrizia Attruia. A confermarlo l'esame autoptico del cadavere svoltosi questo pomeriggio presso l'obitorio dell'ospedale di Salerno, diretto dal dottor Giovanni Zotti che, raggiunto telefonicamente dal Vescovado, ha confermato la morte asfittica per strangolamento.
Quattro ore per il prelievo di Dna dalle unghie, la misurazione delle varie ferite al volto e al collo, lo scollamento del cranio, rilievo e comparazione di impronte digitali in collaborazione con i Carabinieri del Ris, presenti anche sul luogo del delitto. Accertato che la donna è stata stretta al collo da due mani, verosimilmente, per sua stessa ammissione, potrebbero essere quelle di Vincenza Dipino, che da venerdì notte si trova in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere. Ma ancora non è dato sapere il giorno e l'orario orientativo della morte e soprattutto in quanto tempo dall'aggressione la Attruia sia deceduta. Perché il cadavere sarebbe rimasto in casa molto più tempo di quanto si possa credere.
Si ipotizza tra le 40 e le 48 ore precedenti l'arrivo dei Carabinieri sul luogo del delitto (le 13 e 30 circa di venerdì) e che il corpo fosse stato occultato all'interno della cassapanca non immediatamente subito dopo il decesso. Ad ogni modo saranno i risultati di tutti gli esami effettuati, oggetto di studio per molto tempo ancora, a dire la verità sulle ultime ore di vita della vittima.
Intanto i Carabinieri della stazione di Ravello, coordinati dal comandante Procolo Chiocca, hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza di una struttura ristorativa sottostante, rivolte in parte sulla via pubblica distante pochissimi metri dal portone d'ingresso dell'abitazione teatro del delitto.
Mercoledì scorso l'ultima volta che Patrizia è stata vista al bar della piazzetta dove ha acquistato le sigarette tra le 21 e 30 e le 22.
Giuseppe Lima, il suo compagno, ha dichiarato di averla vista per l'ultima volta, viva, alle 7 e 30 del giorno seguente, prima di uscire di casa e rientrare in serata. Il cadavere, a detta del Lima, gli è stato mostrato da Vincenza Dipino soltanto intorno a mezzogiorno del venerdì.
Dunque ci sarebbero elementi che non collimano. Agli inquirenti, e soprattutto alla scienza, ora, il compito di stabilire con precisione il momento del decesso e verificare così l'attendibilità delle dichiarazioni della Dipino e del Lima, così da chiudere definitivamente il cerchio su questa vicenda di degrado e assurdità.
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