Tu sei qui: CronacaMaxi-sequestri di prodotti contraffatti tra Napoli e Caserta: due “depositi del falso” smantellati dalla Guardia di Finanza
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 1 ottobre 2025 16:31:19
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha portato a termine due distinte operazioni contro la contraffazione e l'abusivismo commerciale nelle province di Napoli e Caserta, scoprendo vere e proprie centrali del falso e sequestrando complessivamente oltre 35 mila articoli contraffatti.
A Pomigliano d'Arco, i finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno individuato una "boutique del falso" grazie a un controllo su strada: due coniugi italiani, incensurati, sono stati trovati in possesso di alcuni prodotti con marchi contraffatti nascosti nella loro auto. Gli accertamenti successivi hanno portato a un locale poco distante, adibito a deposito e allestito come un vero emporio, con scaffali e campionari espositivi. Qui venivano stoccati i prodotti destinati alla vendita attraverso i social network.
Il blitz ha consentito di sequestrare oltre 23 mila articoli - tra orologi, profumi e capi d'abbigliamento - con marchi falsificati di note griffe, insieme a materiali per il confezionamento e la spedizione. Se immessa sul mercato, la merce avrebbe fruttato circa un milione di euro. I due responsabili sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per contraffazione e ricettazione.
A Castel Volturno, invece, i "Baschi Verdi" di Aversa hanno individuato una villetta trasformata in magazzino della contraffazione. All'interno, sono stati rinvenuti 11.748 articoli tra calzature, accessori e abbigliamento di lusso, con falsi marchi come Burberry, Dior, Gucci, Louis Vuitton, Prada, Valentino e Versace.
L'operazione è scattata dopo giorni di osservazione: i militari hanno notato un 30enne napoletano muoversi con circospezione, trasportando pacchi dentro e fuori dal fabbricato. La perquisizione ha confermato i sospetti: i prodotti erano già confezionati e pronti per la vendita, ma presentavano packaging non conforme e codici QR falsi. La merce, se commercializzata, avrebbe garantito un giro d'affari di oltre 300 mila euro. Anche in questo caso, il responsabile è stato denunciato per contraffazione e ricettazione.
Le due operazioni rientrano nella più ampia strategia della Guardia di Finanza per contrastare la diffusione di prodotti illegali e pericolosi per la salute, salvaguardare i consumatori e assicurare condizioni di mercato corrette a vantaggio degli operatori economici onesti.
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