Tu sei qui: CronacaMaiori, iniziano esumazione di una defunta all’insaputa della famiglia: operai bloccati per caso da una parente
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 2 febbraio 2024 12:18:37
Un brutto episodio è accaduto a Maiori a una famiglia, che rischiava di vedersi esumata una cara defunta senza che effettivamente ci fosse stato il consenso.
A contattare la redazione de "Il Vescovado" è la nipote, addolorata per l'accaduto, che racconta come, a 10 anni dalla morte, fosse giunto il momento dell'esumazione della nonna.
Il Comune di Maiori avvisa i familiari che l'operazione si sarebbe tenuta il 1° febbraio alle 8, ma essi chiedono di posticipare per l'impossibilità di essere presenti quel giorno.
«È iniziato tutto con una stranezza - ci racconta la ragazza -. Qui a maiori sono residenti due figlie di mia nonna, mia madre e mia zia, però l'avviso di esumazione è arrivato all'ultimo dei fratelli che vive in Lombardia. Ad ogni modo, di comune accordo i miei familiari decidono che avrebbero dovuto posticipare questo evento perché i miei zii non c'erano. Mia madre, allora, va al Comando dei Vigili e spiega chiaramente la situazione, dicendo che per motivi personali avrebbero dovuto rimandare. La polizia locale risponde che non c'erano assolutamente problemi a riguardo e che avrebbero posticipato a fine marzo, e che - inoltre - senza il pagamento e se non si fosse presentato nessun familiarenon avrebbero potuto procedere proprio per legge. Mia madre, scrupolosamente, è andata anche più volte dai Vigili, i quali le hanno assicurato che era tutto tranquillo».
Ciononostante, gli operatori incaricati, ieri, iniziano le operazioni di scavo e, soltanto per caso, vengono interrotti da una parente della signora defunta.
«Una zia di mia madre, per puro caso, si trovava al Cimitero intorno alle 11 e ha visto gli operatori intenti a rompere il marmo della lapide, bloccandoli», ci spiega la nipote della defunta, che si chiede come sia stato possibile un disguido del genere.
La redazione allora ha contattato il sindaco, Antonio Capone, che, rammaricato per l'accaduto, ha spiegato che c'è stato un cortocircuito nella comunicazione tra gli uffici comunali e gli operatori cimiteriali. Il primo cittadino ha riferito di aver preso gli opportuni provvedimenti affinché una situazione spiacevole come questa non avvenga mai più e ha espresso il proprio dispiacere, chiedendo scusa ai familiari anche tramite le nostre pagine.
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