Tu sei qui: CronacaMaiori, assolto commercialista accusato di aver fatto firmare in bianco un riconoscimento di debito a cliente
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 28 aprile 2022 16:16:58
È stato assolto in primo grado il noto commercialista di Maiori che nel 2018 fu rinviato a giudizio per aver fatto firmare in bianco a un suo cliente un foglio successivamente rivelatosi un riconoscimento di debito per la tenuta delle scritture contabili per i vent'anni precedenti.
I fatti risalgono al 2013. A causa di quella firma, nel 2014, l'uomo, un medico di Maiori, aveva ricevuto un decreto ingiuntivo di circa 24mila euro. Per questo, aveva sporto denuncia alla Stazione dei Carabinieri. Ma il professionista si è difeso affermando di aver fatto firmare il foglio in bianco prima che il testo con lui già concordato fosse trasposto sul foglio dalla segretaria con il computer.
Stando a quanto raccontato dall'imputato, anche se in passato aveva lavorato a mero titolo di amicizia con il medico, a un certo punto il professionista ha ritenuto necessario chiedere il pagamento dell'onorario, concordandolo col cliente. Dal suo canto, invece, il medico, ha assicurato di aver sempre pagato in contanti.
Adesso, a distanza di quattro anni, il tribunale di Salerno, con la sentenza dell'11 aprile scorso, assolve l'imputato «perché il fatto non sussiste», in merito al reato di calunnia di cui era stato accusato dal medico, e «perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato», in merito alla firma in bianco del foglio.
Secondo il Giudice, i dati di prova sono «contraddittori»: un testimone racconta che i fogli in bianco siano stati fatti firmare in una determinata circostanza presso lo studio, mentre un altro testimone riferisce che il professionista si sia recato a portarli personalmente al medico alla Croce Rossa di Maiori.
Per il Giudice, inoltre, appare inverosimile che l'imputato avrebbe utilizzato nel 2013, per il riconoscimento del debito, un foglio firmato in bianco nel 2008.
A favore del commercialista anche una lettera raccomandata, inviata al medico qualche mese prima del decreto ingiuntivo, in cui si invita il cliente a pagare i «compensi sottoscritti». Secondo i giudici, il termine sembra fare chiaro riferimento a un accordo in ordine all'entità del dovuto.
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