Tu sei qui: CronacaGuardia di Finanza intercetta maxi traffico di corallo rosso: sequestrati 700 kg nel Canale di Sicilia
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 16 ottobre 2025 14:30:12
Un'imponente operazione della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta e al sequestro di oltre 700 chilogrammi di corallo rosso del Mediterraneo (Corallium rubrum), illegalmente prelevato e trasportato nel Canale di Sicilia. Un colpo durissimo al traffico illecito di risorse marine protette, frutto della sinergia tra il Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e il Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare.
Il blitz è scattato durante un'attività di sorveglianza aerea dei confini doganali europei. Un velivolo delle Fiamme Gialle ha rilevato un natante sospetto - un'imbarcazione da diporto lunga circa 10 metri - che viaggiava ad alta velocità verso le coste trapanesi, presumibilmente proveniente dal Nord Africa.
Dopo aver segnalato la posizione, un'unità navale del Corpo ha prontamente intercettato il mezzo al largo dell'isola di Marettimo, nelle acque territoriali italiane. A bordo, tre uomini residenti nel trapanese. Il loro atteggiamento ha insospettito i finanzieri, che hanno proceduto con un'ispezione dettagliata.
All'interno del natante, nascosti e accuratamente sigillati, sono stati trovati 22 colli contenenti il prezioso materiale: oltre 700 kg di corallo rubrum, raccolto illegalmente. Nessuno dei tre occupanti ha saputo esibire documentazione che ne attestasse la lecita provenienza, né alcuna licenza per la raccolta.
Il corallo rosso mediterraneo è una specie protetta, la cui raccolta è consentita solo a determinate condizioni ambientali (profondità, distanza dalla costa) e con specifiche autorizzazioni rilasciate da autorità competenti.
Il valore commerciale del corallo sequestrato, qualora fosse stato immesso sul mercato all'ingrosso, avrebbe superato i 500.000 euro, secondo le prime stime investigative. Un danno non solo economico, ma soprattutto ambientale, visto che il corallo rosso è una risorsa marina dalla crescita lentissima e fondamentale per l'ecosistema subacqueo.
L'intero carico, così come il natante utilizzato per il trasporto, è stato posto sotto sequestro. I tre soggetti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria competente per i reati di ricettazione e contrabbando. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e ricostruire i canali del traffico illecito.
L'intervento conferma il ruolo strategico della Guardia di Finanza nel contrasto ai traffici illegali in mare, alla tutela delle risorse ambientali e al presidio della legalità economica. Il contrasto alle frodi doganali e alla depredazione delle risorse naturali è infatti una delle missioni prioritarie del Corpo, a salvaguardia della collettività e dell'equilibrio marino.
Come previsto dall'ordinamento, i tre soggetti sono da considerarsi presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.
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