Tu sei qui: CronacaCase popolari assegnate a famiglie prive dei requisiti in cambio di mazzette: tre arresti a Salerno
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 20 settembre 2023 15:54:08
Corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo ad un sistema informatico e falsità commessa da pubblici impiegati.
Questi i reati che hanno portato agli arresti domiciliari, nella giornata odierna, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Salerno, di tre persone a Salerno.
Uno di essi è stato responsabile fino al dicembre 2021 dell'Unità Operativa Complessa Inquilinato dell'Agenzia Campania Edilizia Residenziale (A.C.E.R.), un altro dipendente dell'Istituto Autonomo Case Popolari (I.A.C.P.) di Salerno. Il terzo faceva da tramite con le persone interessate a ottenere un alloggio.
Il provvedimento cautelare, scaturito dopo accurate indagini avviate nel mese di giugno 2021, ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati ritenuti responsabili dell'illecita assegnazione, dietro il pagamento di somme comprese tra i 2 e i 4 mila euro, di alloggi di edilizia popolare ubicati nella Provincia di Salerno a famiglie prive dei requisiti.
A novembre 2021 l'ex funzionario dell'A.C.E.R. fu arrestato in flagranza di reato a Mercato San Severino, nei pressi di un hotel dove, secondo l'accusa, si sarebbe fatto consegnare da una coppia di coniugi 1.500 euro in contanti quale prima tranche dei complessivi 3mila euro concordati per ottenere una casa.
Nel corso dell'operazione odierna, i Carabinieri hanno, altresì, sequestrato 11 immobili illegittimamente assegnati ubicati nei comuni di Salerno, Cava de' Tirreni, Nocera Inferiore, Fisciano, Eboli, Campagna, Pontecagnano Faiano e Vallo della Lucania intimando agli inquilini, indagati per corruzione e invasione di edifici, di liberare le abitazioni entro 60 giorni.
«Il provvedimento cautelare, è ovviamente suscettivo di impugnazione e di accuse, cosi come formulate, saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento», puntualizza il procuratore Giuseppe Borrelli.
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