Tu sei qui: CronacaAtrani scrive alla Regione Campania: “Il PUAD va rivisto, criteri insostenibili per la gestione della spiaggia”
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 25 settembre 2025 13:18:24
Il Comune di Atrani, il borgo più piccolo d'Italia per estensione e sito UNESCO, ha inviato una nota ufficiale alla Regione Campania per segnalare le gravi criticità derivanti dall'applicazione rigida dei requisiti minimi obbligatori per la classificazione degli stabilimenti balneari previsti dal PUAD (Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime).
La missiva, firmata dal sindaco Michele Siravo e indirizzata ai vertici regionali - dal Presidente Vincenzo De Luca agli assessori Bruno Discepolo (Urbanistica) e Felice Casucci (Turismo), oltre che ai direttori generali e agli enti competenti - denuncia come le prescrizioni attuali rischino di compromettere la possibilità di gestione equilibrata delle spiagge della Costiera.
Nella lettera, il primo cittadino evidenzia che ad Atrani la spiaggia in concessione si estende per appena 2.034 mq. L'applicazione rigida della Tabella A del PUAD comporterebbe l'obbligo di installare: 25 servizi igienici, 40 postazioni di raccolta differenziata, spogliatoi, docce calde e fredde, aree verdi, locali di pronto soccorso e ulteriori strutture, con un impatto sproporzionato e poco sostenibile.
"È noto a tutti che, lungo la costa Campana, si sviluppano luoghi di straordinario pregio paesaggistico e morfologico, nei quali la necessità di garantire servizi essenziali alla balneazione deve armonizzarsi con la salvaguardia di un contesto unico al mondo", si legge nella nota. "In particolare, la Costiera Amalfitana si caratterizza per ambiti demaniali estremamente ridotti in profondità ed estensioni, a fronte di un'elevata densità di fruitori. Ne consegue che l'applicazione rigida dei requisiti minimi [...] rischia di produrre effetti contrari all'interesse generale, incidendo negativamente sulla percezione del paesaggio e sull'identità culturale dei luoghi".
Il sindaco Siravo sottolinea anche il tema della compatibilità paesaggistica: la concentrazione di strutture, servizi igienici e contenitori per i rifiuti rischierebbe di compromettere la permeabilità visiva tra il mare e il borgo, creando "brutture" inconciliabili con la tutela dell'immagine di un luogo unico al mondo.
"La situazione sopra descritta è in grado di generare, per i Comuni caratterizzati da una particolare morfologia e da stringenti vincoli paesaggistici, conseguenze fortemente negative, finanche un vero e proprio corto-circuito", avverte il primo cittadino.
Il Comune chiede con urgenza una modifica normativa che introduca clausole di flessibilità o deroga motivata, nei casi in cui le peculiarità morfologiche e i vincoli paesaggistici rendano sproporzionata l'applicazione dei parametri previsti, nonché strumenti di valutazione caso per caso, per garantire servizi essenziali alla balneazione senza compromettere la sostenibilità e la tutela del paesaggio.
"Si auspica che l'Amministrazione Regionale voglia farsi carico di una riflessione approfondita e sensibile su un tema che, nel caso di Atrani e probabilmente anche di altre realtà similari, assume carattere di assoluta urgenza e rilevanza strategica", conclude il sindaco Michele Siravo.
La richiesta, inoltrata il 12 settembre 2025, punta a trovare una soluzione rapida per non compromettere l'avvio della prossima stagione balneare, considerando i tempi tecnici necessari per la progettazione e l'ottenimento dei pareri dagli enti di tutela.
(Foto: Maria Abate)
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