Tu sei qui: CronacaArtigianato, timidi segnali di ripresa nel terzo trimestre 2014
Inserito da (redazionelda), sabato 17 gennaio 2015 09:28:54
La provincia di Salerno si colloca al primo posto in Italia nella graduatoria relativa ai tassi di crescita delle imprese artigiane all'interno dell'elaborazione dei dati del sistema Unioncamere riferita al terzo trimestre 2014. Con un saldo attivo di 176 aziende (+0,90%) la provincia di Salerno risulta in netta controtendenza rispetto allo scenario nazionale (-0,07%). In termini assoluti nel salernitano risultano attive (al 30.09.2014) 19.713 imprese artigiane. In questo modo la nostra provincia precede abbondantemente quelle di Caserta (11.271, saldo:-15, -0,13%); Benevento (4.927, saldo: 10, 0,20%); Avellino (7.208, saldo:0, 0%). Solo la provincia di Napoli - sempre in termini assoluti - precede quella di Salerno con 29.570 imprese artigiane attive, ma con un saldo negativo (-132, -0,44%).
I dati sono stati elaborati dal Centro Studi ANCE Salerno in base all'analisi effettuata dal sistema Unioncamere/Infocamere (09.01.2015) che ha tenuto conto della dinamica particolarmente negativa nel suo complesso, del comparto artigiano in Italia: a livello nazionale risultano 76.000 imprese in meno tra settembre 2011 e settembre 2014. In particolare la componente straniera - cresciuta di 7.400 unità, sempre a livello nazionale, negli anni della crisi - secondo Unioncamere è andata ricoprendo un ruolo sempre più strategico per gli equilibri (nati/mortalità) del comparto.
«I dati relativi al trend positivo delle imprese artigiane in provincia di Salerno - ha dichiarato il presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi - confermano la strategicità e la vitalità di un settore che, pur colpito in maniera gravissima dalla crisi, riesce a contrastare le difficoltà quotidiane in considerazione delle qualità professionali e del know how produttivo che è capace di esprimere».
«Di fronte a questo quadro - ha continuato Lombardi - è, però, insostenibile l'atteggiamento di quasi totale abbandono di questo comparto che sperimenta forme di auto/ impiego incentrate anche sulla trasmissione di competenze familiari molto importanti per il contributo che sono in grado di apportare, per esempio, alla filiera dell'edilizia come ad altre non secondarie catene di formazione del valore. È del tutto evidente - ha concluso il presidente di ANCE Salerno - che senza ulteriori indugi andrebbe varato un piano organico di sostegno all'artigianato riservando grande attenzione proprio al delicato passaggio di consegne tra vecchie e nuove generazioni imprenditoriali al fine di evitare di disperdere competenze difficilmente rintracciabili nel resto del territorio nazionale».
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