Tu sei qui: CronacaAniello Di Pietro, alle 15 e 30 i funerali a Maiori
Inserito da (redazionelda), mercoledì 10 giugno 2015 11:26:24
(ANTEPRIMA) Si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 15 e 3,0 le esequie di Aniello Di Pietro, lo sfortunato 58enne di Maiori vittima di un incidente automobilistico lo scorso 27 maggio a Tramonti e deceduto il 5 giugno. Numerosissimi i necrologi da part di tutte le realtà territoriali che hanno conosciuto e apprezzato il povero Aniello su cui il destino sembra davvero essersi accanito.
Dopo l'esame autoptico di ieri la salma è stata consegnata ai familiari e giungerà a Maiori già alle 11,30 di oggi nella Collegiata di Santa Maria a Mare dove, nel pomeriggio, sarà celebrato il rito esequiale.
Di Pietro è deceduto nella notte tra il 4 e il 5 giugno presso l'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per il complicarsi delle sue condizioni. Gravissimi i danni ai polmoni e lesioni degli organi addominali da subito avevano lasciato pensare al peggio. Aniello, operaio precario della Comunità Montana, era conosciuto con l'epiteto di «'o marucchin'» per via del colore della sua carnagione e dei suoi capelli ricci spesso scompigliati.
Celibe, non aveva figli e a Maiori era un vero e proprio personaggio. Giocoso, faceva parte del gruppo folk ‘O Marinariello (foto).
L'incidente, una pura fatalità. Nel pomeriggio di mercoledì 27 maggio, Aniello si trovava presso la proprietà del suo amico fraterno, il vivaista Angelo Amato. Proprio lui, per un brutto scherzo del destino, in fase di manovra col suo mezzo commerciale, in retromarcia ha investito il povero Aniello, schiacciandolo. Il conducente, disperato, non si sarebbe accorto della presenza dell'amico sulla rotabile interna: da subito le condizioni del 58enne erano apparse gravi. Allertati immediatamente i soccorsi, il ferito era stato trasferito in codice rosso presso il presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi a bordo di un'ambulanza medicalizzata del 118.
Presso il nosocomio costiero era stato subito condotto in sala rianimazione. I medici, dopo aver attuate tutte la manovre e le cure necessarie per tenere in vita l'uomo, avevano riscontrato gravissimi danni ai polmoni e un'emorragia all'addome dovuta a lesioni degli organi.
Inseriti i tubi drenanti e somministrati abbondanti quantità di farmaci allo scopo di stabilizzarlo, lo sfortunato era stato poi trasferito in eliambulanza dal porto di Maiori al reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona dove è stato sottoposto a delicate operazioni. Il decesso dopo otto giorni.
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