Tu sei qui: CronacaAbbandono del territorio e abusivismo: per Secondo Squizzato le cause dei disastri di Cetara
Inserito da (redazionelda), venerdì 27 dicembre 2019 09:21:09
Mancata manutenzione degli alvei dei torrenti, abbandono del territorio ma anche di alterazioni ed interventi abusivi. Sono queste, per l'ex sindaco di Cetara Secondo Squizzato, le cause principali dei disastri materializzatisi nello scorso fine settimana a Cetara con l'esondazione torrente Cannillo nella parte alta del paese e la spaventosa colata di fango nei pressi dell'hotel Cetus.
«Ho davanti agli occhi le immagini terribili di quanto accaduto in questi giorni in Costiera e nel mio paese: sono doverose delle considerazioni - scrive Squizzato dal suo profilo facebook - Tutti i sindaci e le altre istituzioni non possono avere dubbi sulla reale priorità per la Costa d'Amalfi. Non ci si può sempre affidare alla buona sorte».
«Per Cetara i danni provocati dalla furia delle acque potevano essere molto più gravi, o catastrofici, se fra il 2009 e il 2015 l'amministrazione comunale di cui ero sindaco non avesse attuato interventi da 1.500.000 euro di fondi europei con la messa in sicurezza dell'alveo del torrente principale, con arretramento di 150 metri delle briglie prima dell'intubamento e il rafforzamento delle sponde» rivela l'ex primo cittadino che aggiunge: «Le forti piogge hanno ingrossato i canali laterali che hanno travolto tutto quanto presente sul percorso. In qualche caso i danni sono stati la conseguenza dell'abbandono del territorio ma anche di alterazioni ed interventi abusivi sui quali le autorità preposte devono fare chiarezza, se non si vogliono piangere più gravi conseguenze».
«C'è ancora da fare molto per sviluppare la piena coscienza del rischio e la mentalità di protezione civile nella Costiera patrimonio Unesco. Facciamolo insieme da subito ora che è tornato il sole» ha chiosato.
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