Tu sei qui: ChiesaRavello, il Corpus Domini con tappeti di fiori
Inserito da (redazionelda), domenica 29 maggio 2016 10:56:31
di Salvatore Amato
La Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, comunemente detta Corpus Domini, è un appuntamento ciclico di grande importanza per la nostra comunità, che lo celebra in modo solenne ogni anno. L'origine e lo sviluppo di questo grande mistero eucaristico risalgono al XIII secolo, in una regione dell'attuale Belgio, le Fiandre, grazie alla beata Giuliana di Cornillon.
Nel 1208, quando era priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, durante un'estasi vide il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra. Intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una Solennità in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini.
La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l'ottava della Trinità. Più tardi, nel 1262, salì al soglio pontificio, col nome di Urbano IV, l'antico arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, Jacques Pantaléon. L'anno dopo, nel viterbese, a Bolsena, terra dove fu aperta la causa di beatificazione, si verificò un miracolo eucaristico; un prete boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa a Bolsena ed al momento dell'Eucarestia, nello spezzare l'ostia consacrata, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo.
A fugare i suoi dubbi, dall'ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell'altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina. Venuto a conoscenza dell'accaduto, Papa Urbano IV, con la bolla "Transiturus de hoc mundo" (mentre stava per lasciare questo mondo), istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini, estendendola a tutta la cristianità, fissandone la ricorrenza al giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste.
In seguito, la popolarità della festa crebbe grazie alla diffusione delle confraternite o compagnie del SS. Sacramento e ai provvedimenti del Concilio di Trento.
Nel territorio ravellese, le prime notizie riguardanti il culto del Corpus Domini risalgono al XVI secolo. Le Visite Pastorali e i Sinodi diocesani, nonché speciali indulgenze, ricordano il grado di grande solennità riservato a questa celebrazione in età moderna.
Un grosso apporto alla diffusione del culto eucaristico a Ravello si deve pure ai sodalizi laicali, e in particolare all'Arciconfraternita del SS. Nome e Corpo di Cristo, fondata verso il 1490, la quale ebbe sede presso l'attuale Pinacoteca del Duomo fino al 15 ottobre 1935, quando, nel corso della quarta Visita Pastorale dell'Arcivescovo di Amalfi, Ercolano Marini, ne fu decretato il trasferimento a San Giovanni del Toro.
Nello statuto predisposto a seguito del Dispaccio del 29 giugno 1776, con il quale il re di Napoli, Ferdinando IV, dettò le norme da seguirsi per lo stabilimento di corpi laicali, all'articolo ottavo vengono definite le pratiche di culto del sodalizio: la speciale devozione verso "Gesù Cristo Sagramentato" e la promozione dell'esposizione del SS. Sacramento, accompagnata da "quel dolcissimo saluto: Sia lodato oggi e sempre il SS.mo Sacramento". Questo aspetto della pietà religiosa, curato dall'antica Arciconfraternita fino alla sua estinzione agli inizi degli anni Sessanta del Novecento, dal 2008 ha ripreso vigore a seguito della fondazione della Confraternita del SS. Nome di Gesù e della B.V. del Monte Carmelo, che a norma di statuto ha l'obbligo, tra l'altro, di partecipare alle solenni Quarantore e alla processione del Corpus Domini.
Né di minore importanza è il contributo, documentato almeno dal XVIII secolo, dell'amministrazione civile della Città, che provvedeva e provvede alle spese occorrenti per la celebrazione della "solenne processione con il SS. Sacramento". I tappeti fiorati, la partecipazione dei fanciulli che hanno ricevuto la Prima Comunione e dei bambini vestiti da angeli coronano questa tappa fondamentale dell'anno liturgico della Chiesa cattolica, ma al tempo stesso evocano immagini di un "piccolo mondo antico" dolce nella memoria.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 104368100
Venerdì 17 maggio, alle 18, nella Curia Arcivescovile di Cava de' Tirreni, si terrà l'evento "Dell'Amore di Dio è piena la Terra", la prima Stazione della "Via Pacis" organizzata nell'arcidiocesi Amalfi-Cava de' Tirreni. Si tratta di 14 incontri, equivalenti a 14 stazioni, sulla scorta delle tre virtù...
Domenica 12 maggio a Maiori c'è un importante appuntamento per i devoti della Madonna Avvocata. Nella Chiesa Primaziale di S. Maria delle Grazie, alle 19, si terrà la benedizione del nuovo Quadro della Madonna Avvocata, fortemente voluto dal parroco Sac. Gennaro Giordano. A presiedere la Santa Messa...
L'Ufficio Cultura e Arte dell'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, in collaborazione con la Fondazione Alfano I, ha organizzato "L'antica iscrizione del Duomo di Salerno: sulle tracce degli armeni a Salerno e in Italia", iniziativa volta a valorizzare l'incisione in lingua armena che si trova sullo...
La Supplica alla Madonna di Pompei viene recitata due volte all'anno: l'8 maggio, giorno dell'apparizione dell'arcangelo San Michele al Monte Gargano nelle Puglie, regione di cui il beato Longo era originario, e il 7 ottobre, festa della Madonna del Rosario. L'evento è trasmesso come da tradizione anche...
Dopo un momento di esitazione che aveva lasciato i Napoletani col fiato sospeso, si è compiuto alle 18.30 il "Miracolo di Maggio", il primo miracolo dell'anno di San Gennaro. L'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha presieduto la solenne cerimonia, prelevando le reliquie e le ampolle...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.