Tu sei qui: AttualitàUcraina: un appello per la pace dalla Costa d'Amalfi, ma per Borrell è il momento delle armi
Inserito da (ellelle), venerdì 5 maggio 2023 12:10:16
Sembra allontanarsi sempre di più una risoluzione diplomatica del conflitto in Ucraina. E' quanto emerge dalle dichiarazioni di Josep Borrell, secondo cui "Non è il momento di conversazioni diplomatiche sulla pace". Secondo il rappresentante per la politica Estera dell'Ue, il dato di fatto è che i piani di pace presentati da Zelensky e dalla Cina, quest'ultimo da lui definito "un sogno ad occhi aperti", non verranno mai accettati dalla Russia. Partendo da questa considerazione, così come riporta l'"Agi", esposta durante l'evento "The State of Union" organizzato dall'Istituto universitario europeo a Palazzo Vecchio, per Borrell questo "è il momento di sostenere militarmente la guerra".
Ancora una volta la politica internazionale ribadisce quindi il sostegno all'Ucraina con l'invio delle armi, senza tenere conto dell'opinione pubblica, che invece chiede a gran voce lo stop immediato di rifornimenti bellici e uno sforzo diplomatico serio. A sostenerlo è Il Comitato Fermare la Guerra, che sta raccogliendo le firme contro l'invio di armi anche in provincia di Salerno, grazie allo sforzo di Alfonso Gulmo, presidente del Comitato Cava de'Tirreni- Costiera Amalfitana, di Cesare Guarini ( Comitato Salerno), di Pia Monzo (Comitato Cilento), di Luigi Sica (Comitato Valle di Diano). La campagna referendaria si chiama " ITALIA PER LA PACE" e nei prossimi giorni comincerà la raccolta firme con i banchetti allestiti in tutta Italia, per i quali saranno divulgati a mezzo stampa e attraverso i canali social network luoghi e date della programmazione nazionale.
Anche dalla Costiera Amalfitana è stata lanciata una petizione online sul sito Change.org dal consigliere comunale di Minori Paolo Russo, per ribadire basta alla guerra in Ucraina. La missiva "La responsabilità della pace: basta armi" è indirizzata al Presidente della Repubblica, ai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai capigruppo parlamentari e ai segretari dei partiti politici.
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