Tu sei qui: AttualitàTorna l’ora solare, domenica 28 ottobre lancette indietro. UE pensa a ora legale perenne
Inserito da (redazionelda), martedì 23 ottobre 2018 12:05:47
Torna domenica 28 ottobre, l'ora solare. Lancette indietro di un'ora e quindi si dormirà un'ora in più. Quella notte quando l'orologio segnerà le 3 dovremo spostare le lancette indietro di un'ora alle 2 (lo smartphone farà da sé). L'ora solare ci accompagnerà fino a domenica 31 marzo 2019.
Tuttavia questo "privilegio" potrebbe non bastare. Perché è oramai accertato che lo spostamento di orario ha non pochi effetti negativi sull'umore e la suscettibilità in particolare.
Le giornate saranno più "corte" e questo cambiamento di luce condizionerà almeno il 25% della popolazione, soprattutto nelle fasce d'età più deboli di anziani e bambini, con effetti simili a quelli di un mini jet lag. Tra i principali effetti del ritorno all'ora solare, cambi d'umore, insonnia e depressione. L'incidenza del cambiamento è soprattutto sulle abitudini. Perché chi è abituato a vivere da "allodola", a svegliarsi al mattino e a partire con sprint, dovrà faticare di più, rispetto a chi invece è un nottambulo.
La vita da "gufo", infatti, che porta molti ad allungare le giornate anche nei momenti in cui cala il sole e a trovare l'energia nella notte è favorita dal ritorno dell'ora solare che accorcia le ore diurne e allunga quelle di "buio". Come riuscire a combattere questi piccoli traumi che possono protrarsi anche per una settimana? La prima cosa da fare è non farsi prendere da inutili paranoie: rilassarsi, coccolarsi e scandire la giornata sono i modi migliore per non risentire troppo del piccolo "chock". Pian piano tutto tornerà "naturale", in attesa del prossimo switch.
Fu Benjamin Franklin, nel Settecento, a inventare l'ora legale come strumento per risparmiare energia (una parte rilevante delle attività viene svolta durante le ore di luce solare riducendo il ricorso all'illuminazione artificiale). L'ora legale fu introdotta in Gran Bretagna come in Italia nel 1916. Abolita nel 1948 venne riadottata nel 1966, in concomitanza con la crisi energetica, ma rimaneva in vigore da fine maggio a fine settembre. È dal 1996 che si stabilì di estenderla dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.
L'annuncio, che per certi versi ha del clamoroso, l'ha dato poco fa il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker: «La gente vuole farlo e dunque lo faremo». Il riferimento è ad un maxi sondaggio svolto in tutta Europa secondo il quale la maggioranza schiacciante delle persone ha votato per l'abolizione dell'ora solare e il mantenimento dell'ora legale per tutti i 12 mesi dell'anno.
«Abbiamo realizzato una consultazione pubblica e milioni di cittadini hanno risposto. Sono dell'avviso che in futuro debba essere l'ora estiva (ovvero l'attuale ‘ora legale' ndr) a divenire la regola» ha detto Juncker. Tra i più fervidi sostenitori di questa iniziativa, che dovrà comunque essere approvata dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo, ci sono i Paesi del Nord come Finlandia, Svezia e alcuni Stati membri dell'Est.
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