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Attualità

La Costiera Amalfitana ha bisogno di amore

Inserito da (redazionelda), mercoledì 6 giugno 2018 09:40:44

Eravamo giovani. E fu amore a prima vista.

Perché capimmo, dal primo sguardo, che poteva essere il dono di una "Volontà Superiore" o anche solo un "prodotto della natura", ma era certamente una "prova d'amore", unica e irripetibile, offerta a tutta l'umanità.

E continuiamo ad amarla, ancora oggi.

Perché per amare la Costiera Amalfitana non è necessario viverla fisicamente, è sufficiente anche solo ri-viverla nel pensiero.

E continuiamo a guardare, con una qualche invidia, alla comunità che ha il privilegio di esserci e di godere ogni giorno delle sue ricchezze originali e inimitabili, frutto del lavoro e del sacrificio di intere generazioni che hanno saputo modellare, plasmare, piallare, affinare un ambiente difficile trasformandolo in un luogo ineguagliabile, fonte di occupazione e di ricchezza grazie ai flussi ininterrotti di "visitatori di qualità" provenienti da tutto il mondo.

Un angolo di benessere, con punte massime di reddito pro-capite, che dimostra le grandi potenzialità in chiave di sviluppo economico e sociale delle memorie storiche e culturali rispetto ai simboli di una ricercata modernità che dimentica la nobiltà delle proprie origini.

In forza del legame interiore con quei luoghi, lo scorso anno ci siamo permessi di esprimere pubblicamente le nostre preoccupazioni per i prospettati interventi volti ad agevolare la mobilità generale lungo la costa con la realizzazione di almeno quattro gallerie di diversa lunghezza, la prima con sbocco nella "Valle dei Mulini e delle Ferriere" di Amalfi, e di innumerevoli nuovi parcheggi disseminati in tutta l'area (cfr. salernonotizie.it del 14/06/2017 e anche ilvescovado.it del 15/04/2018).

E abbiamo formulato alcune proposte frutto della nostra convinzione che aggiornare, modernizzare, innovare sia un obbligo imposto agli amministratori locali dalla vita in evoluzione, ma che sia egualmente un obbligo quello di salvaguardare i caratteri originari del "loro" territorio, quelli che lo hanno reso famoso nel mondo, perché le future generazioni possano goderne e usufruirne in eguale misura.

Il dovere della difesa della Costiera costituisce un "vincolo generazionale morale" di cui figli e nipoti chiederanno conto.

Qualcuno ha voluto ripagare il nostro amore. E, così, siamo stati invitati all'incontro del giorno 30 Maggio scorso con il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costiera, nonché Sindaco di Praiano, incentrato sui problemi della mobilità e su possibili soluzioni non egualmente invasive o distruttive.

Tutte le Associazioni partecipanti hanno concordemente sostenuto che al di là dei gravissimi aspetti ambientali, paesaggistici e idrogeologici dei progetti, di per sé già sufficienti a decretarne l'abbandono, il problema dell'ingorgo dei flussi non può risolversi agevolandone l'accesso e il passaggio da qualche parte, con il risultato di alimentare nuovi flussi, ma solo attraverso una attenta e ragionata disamina delle cause e di una conseguente attenta e ragionata ricerca di soluzioni che attengano alla organizzazione e alla regolamentazione della mobilità.

Si è proposto, in sostanza, di capovolgere gli attuali schemi che vedono prevalere l'uso indiscriminato dei mezzi privati, piccoli o grandi che siano, sostituendo ad essi l'offerta di servizi collettivi idonei a consentire al visitatore di muoversi dappertutto, liberamente e agevolmente, utilizzando esclusivamente "le proprie gambe".

Come a dire: "Voi venite pure a piedi, a portarVi in giro pensiamo noi".

Le proposte, elencate in sede di riunione con l'auspicio di un puntuale approfondimento in un successivo incontro allargato a tutti i Sindaci, non escludono, comunque, interventi infrastrutturali, ma li programmano in funzione delle modifiche previste per l'intero sistema della mobilità.

In sostanza, si è sottolineato che l'accesso alla Costiera non dovrebbe proseguire seguendo la linea orizzontale della costa, che lega le sorti di ciascuna località a quella posta immediatamente prima o dopo, ma dovrebbe utilizzare le vie di accesso rappresentate dal mare e dai quattro varchi a monte, Piano di Sorrento, Agerola, Tramonti e Cava/Vietri, ove realizzare Aree di Interscambio eventualmente dotate anche di strutture ricettive.

In queste Aree, si consentirebbe ai visitatori di parcheggiare auto e autobus per salire su mezzi pubblici agili e veloci che, con percorsi in circolarità continua, raggiungerebbero i centri a mare senza interferire con il traffico costiero.

Si otterrebbe, così, di "spostare" l'impatto dei flussi sulla parte retrostante del territorio consentendone l'integrazione nel "sistema costiera" sia nell'attualità, grazie alla condivisione dei benefici economici, sia in prospettiva, per la concreta possibilità di divenire aree di futura espansione residenziale, produttiva e turistica.

A corredo di tali fondamentali interventi, comprensivi ovviamente dell'adeguamento delle strade di valico, le proposte prevedono il ricorso a navette pubbliche lungo la costa, sempre in circolarità continua, la possibilità della locazione temporanea di auto secondo la formula del car sharing o con il ricorso al car pooling, il divieto del pendolarismo giornaliero con auto, la biglietteria abbinata mare-terra, anche collegata alla prenotazione alberghiera, i limiti dimensionali dei mezzi di trasporto, i vettori meccanici "occultati" monte-mare, la regolamentazione del trasporto locale e la concessione di contributi per l'acquisto di mezzi ibridi o elettrici. E altro ancora.

Ciò detto in estrema sintesi, riteniamo di non poterci però astenere dall'osservare che, per noi, la soluzione dei problemi della Costiera non potrà giammai essere conseguita fino a quando la comunità residente, nella qualità di vera "proprietaria" del territorio e dell'ambiente, non sarà in condizioni di esercitare il relativo diritto evitando di essere preda degli interessi predatori di terzi.

Perché questo avvenga, noi pensiamo sia necessario che la Conferenza dei Sindaci dismetta la semplice funzione di Organo di Consultazione e assuma direttamente la responsabilità di alcuni compiti fondamentali quali: la tutela dell'ambiente, la depurazione delle acque, la raccolta dei rifiuti, la mobilità, l'organizzazione e la gestione dei flussi turistici.

Non è accettabile, per noi, che l'area manchi di una visione unitaria con riferimento a importanti problematiche che richiederebbero coesione e condivisione in considerazione dei vincoli imposti da un territorio strutturato secondo le regole stringenti dei "vasi comunicanti".

Un Organismo con giusti poteri potrebbe disporre - non chiedere - e potrebbe organizzare indispensabili servizi comuni nel quadro di una gestione più professionale del movimento turistico.

Tra questi, assume una posizione prioritaria la realizzazione di uno Sportello Telematico del Turista con il quale offrire ai visitatori ogni utilità in termini di conoscenza dei luoghi, di norme locali, di regolamentazione e fruizione di ogni tipologia di prestazione.

Solo con progettualità, volontà e determinazione la Costiera potrà divenire vera "TERRA DEI LUOGHI".

Noi auspichiamo che le proposte possano acquisire un giusto "interesse".

Anche perché sono formulate in assenza di un qualsiasi "interesse".

Sono solo frutto di amore.

La Costiera ha bisogno di amore.

Articolo a cura dei giornalisti dell'associazione "Io Salerno"

e.mail: associazione.iosalerno@gmail.com

pagina fb: Associazione io Salerno

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