Tu sei qui: AttualitàIl presepe tra i fiori
Inserito da (redazionelda), lunedì 18 dicembre 2017 10:13:49
di Christian De Iuliis
Ho fatto due passi nel presepe tra i fiori e mi è venuta voglia di trovarmici un posto.
Chiedere una sedia ad uno dei pastori e sedermi là nel centro, a guardare passare gli invitati, i passanti e i curiosi. Ma di sedie ce ne erano poche, forse una sola o due. Mi sarei seduto tra i re magi. Si, perché i re magi, non hanno aspettato il sei Gennaio e sono già là. In prima fila.
Allora senza accomodarmi fisicamente nel presepe mi sono chiesto come mai i magi fossero così in anticipo. Forse avevano fretta di arrivare in questo presepe tra i fiori, lo chiamo così perché lo ha costruito Massimo il fioraio nella sua bottega, spostando un pò le rose, adagiandolo tra le stelle di Natale e le orchidee. E già che ero là, sono stato tentato anche di prendere un mazzetto di ciclamini e posizionarlo tra frà Mamozio e un pastore, davanti al manifesto di un vino salentino o lungo il bordo con la recinzione in legno tutta fatta a mano. Sarebbe stato cortese lasciare una rosa sul balconcino della signora Memea ? La vecchia donna che compare in un piccolo quadro, appiccicato sul muro, perché abitava là accanto. Non accanto al presepe, ma accanto al fioraio, che poi in fondo è la stessa cosa. E c'aveva pure il forno che ora non esiste più. Esiste solo nel presepe. E' una citazione che nessuno può capire, ma non importa.
Per questa e per molte altre cose, il presepe tra i fiori è una specie di cortocircuito. Una mini città affollata di ospiti inattesi, abitanti misteriosi, forse evasi da altri pianeti o da storie che il bambino Gesù guarderà discreto dalla sua grotta. Ma Gesù è generoso e accoglie tutti nel suo mondo, anche gli estranei.
E tutto questo mentre San Giuseppe mette a fare il caffè, regolarmente, con la macchinetta della moka sul fuoco finto e Biancaneve passeggia sul ponte dinanzi alla vetrina che da sulla strada. Accompagnata da due nani, solo due. "perché gli altri sono in miniera" puntualizza il fioraio. E in fondo al bosco alcuni piccoli viandanti da presepe in miniatura, senza imbarazzo, fanno le loro strade, perché questo è un mondo in tre dimensioni. La grandezza delle cose è solo un pretesto, un alibi per fondamentalisti del reale.
"Massimo" chiedo al fioraio, una domanda sola in mezzo alle centinaia che ho in mente: "perché i re magi sono già qui il 18 Dicembre ?".
"Perché a me il presepe piace quando ci sono tutti insieme".
E allora penso che questo tra i fiori è un presepe risolto, un mondo surreale ma preciso. Non un presepe come tutti gli altri: non va sui giornali, non è famoso, non ha pubblicità né manifesti, ma a suo modo è un'opera d'arte della passione. Dove c'è la fede e il dubbio, la sorpresa e l'immaginazione. E' mezzo presepe e mezzo parco dei desideri.
Fuori dalla tradizione, dagli schemi, dalla retorica, ho imparato che non ci sono mai due presepi uguali. Così come non ci sono mai due città uguali o case uguali. Girassi il mondo in cerca di presepi simili farei una fatica inutile. Non esistono due presepi uguali perché non esistono persone uguali, ci sono solo infiniti mondi così come vorremmo che fossero.
Fermo un minuto lunghissimo dinanzi al presepe dei fiori, con Massimo che ne raccontava la storia, a guardarci i pezzi di favole dispersi dentro, quei re magi arrivati in anticipo e il caffè sempre sul fuoco, pronto, non si sa mai che viene qualcuno.
Proprio come nella nostra casa.
"Il presepe tra i fiori" di Massimo Arpino si trova all'interno della bottega "L'Orchidea" al corso Vittorio Emanuele 146 a Minori. Si può visitare in tutti gli orari di apertura del negozio. Il giorno 24 Dicembre alle 17, come ogni anno, Massimo con i suoi collaboratori e amici, porrà il bambinello al suono della zampogna. Ci sarà la classica accoglienza a base di zeppole e spumante. Faccio da portavoce: siete tutti invitati.
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