Il Vescovado Costiera Amalfitana

Nonostante il trend economico negli ultimi mesi abbia registrato interessanti segni di miglioramento, con il PIL che per la prima volta dopo diversi mesi ha ricominciato a segnare il segno positivo, la strada per la riconquista dei valori di benessere pre-crisi è ancora lunga. Il tessuto economico regionale ma anche nazionale, d'altronde, è caratterizzato dalla presenza di una miriade di PMI che sono state duramente colpite dal calo dei consumi e che hanno maggiori difficoltà, rispetto alle grandi aziende ben strutturate, a riprendere il cammino interrotto. Secondo i tecnici del settore della consulenza come quelli di EGOInternationalGroup (si veda il sito web), sono da considerarsi molto interessanti le opportunità che si possono presentare nella vendita all'estero, sia per il loro potenziale in ottica futura, sia per trovare nuova allocazione per merci e servizi che ancora non trovano nell'economia interna una domanda adeguata.

Gli ultimi dati sulle esportazioni confermano infatti la vocazione globale dell'economia del nostro Paese, con le statistiche dell'Istat e degli istituti più autorevoli che indicano un saldo commerciale attivo di diversi miliardi per le imprese italiane. La nostra regione non è da meno e conferma il dato nazionale. Il risultato appare persino più interessante se si osserva chi effettivamente realizza i fatturati più redditizi: dall'agroalimentare alla meccanica, passando per il settore farmaceutico e i classici prodotti di qualità dell'industria della moda italiana, il panorama produttivo nazionale è vasto e incredibilmente variegato.

Lo conferma anche l'esperienza di EGOInternational Group, che sottolinea come la via della vendita all'estero sia oggi un percorso scelto da molte PMI, con risultati positivi che le istituzione stanno incentivando tramite una serie di programmi volti ad agevolare il percorso per l'internazionalizzazione. Ci si riferisce ai voucher MISE dedicati al sostegno e all'aiuto delle piccole e medie imprese, realtà produttive che hanno mostrato un grande entusiasmo riguardo alla prospettiva di incrementare il proprio fatturato con l'esportazione di prodotti italiani verso mercati stranieri.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha offerto agli interessati la possibilità di essere affiancati in azienda da un ‘temporary export manager' (TEM), figura esterna altamente specializzata e capace di aiutare nella preparazione di un piano per la vendita all'estero di successo, grazie all'appoggio e all'affiancamento di esperti del settore che potranno guidare le scelte verso il raggiungimento dei target prefissati, sia in termini di mercati-obiettivo, sia in termini di fatturato. L'esperienza di EGO International Group in questo senso è alquanto confortante, indicando un notevole miglioramento dei risultati economici per quelle imprese che si sono interessate ai nuovi sviluppi del mercato internazionale riuscendo ad intercettare i nuovi trend della domanda.

Tra le competenze del TEM figurano l'indagine del mercato d'interesse, la capacità di analizzare le reali possibilità di guadagno, e la possibilità di entrare in contatto con una prima rete di clienti locali. Secondo EGOInternational Group si tratta di ambiti in cui il piccolo imprenditore incontra spesso difficoltà ed in quel caso l'apporto di un professionista diventa prezioso. Ben vengano dunque le iniziative delle istituzioni quali quella dei voucher MISE, che permetterà alle compagnie locali di accedere ad una gamma di servizi spesso esclusiva di multinazionali, in modo da competere ad armi pari con le realtà più affermate nel panorama del commercio globale.

La qualità delle merci nostrane è infatti ben nota e ne sono la riprova la richiesta, sempre in aumento, di prodotti del Made in Italy, che secondo EGO International Group lascia le porte aperte a grandi possibilità. Si dia un'occhiata al solo mercato del vino, con le nostre bottiglie che sono riuscite a penetrare con successo in un mercato altamente competitivo - seppur geograficamente vicino - come quello francese. Emblematica anche la capacità di ripresa dell'agroalimentare , oggi tra i più apprezzati nel contesto del Mercato Comune Europeo che sotto il cappello del Made in Italy, ha un appeal fra il pubblico dei consumatori sempre più forte. Un ambito in cui a eccellere non sono solo le grandi aziende, ma anche le piccole realtà produttive. Secondo gli esperti queste imprese dopo un attenta analisi dei mercati di sbocco e dei relativi costi e problemi da risolvere per raggiungerli, hanno molto da guadagnare in presenza di una strategia ben pianificata e finalizzata alla vendita estera.

Queste opportunità non devono essere sottovalutate per dare ossigeno al tessuto imprenditoriale italiano e per affrontare con positività e consapevolezza le sfide dell'internazionalizzazione, che con l'avvento delle nuove tecnologie e della aumentata possibilità di interscambio diventano una necessità ineludibile per la sopravvivenza di ogni realtà economica, anche la più piccola.