Tu sei qui: AttualitàE' amalfitano l'enfant prodige del grande schermo: Vincenzo Alfieri debutta in regia con "I Peggiori"
Inserito da (redazionelda), mercoledì 17 maggio 2017 16:31:56
Esce domani, 18 maggio, nelle sale italiane "I Peggiori", il film di Vincenzo Alfieri, con Lino Guanciale, Antonella Attili, Miriam Condurro, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni. Due fratelli squattrinati e senza prospettive (Lino Guanciale e Vincenzo Alfieri), nella speranza di garantire alla sorella tredicenne un futuro migliore (Sara Tancredi), si inventano un'insolita attività: armati di maschere e micro-camere demoliranno pubblicamente l'identità dei vari "furbetti del quartierino" che infestano il Bel Paese, trasformandosi così in due improbabili "eroi a pagamento".
Non è del film - distribuito da Warner Bros Pictures (trailerin basso) - che vi vogliamo parlare, ma del protagonista assoluto, Vincenzo Alfieri. 31 anni, nato a Salerno il 6 febbraio del 1986, è di origini amalfitane e non rinuncia mai alle vacanze estive in Costiera presso la villetta di famiglia, con vista sul mare, di via Maestra dei Villaggi. Porta il nome di suo nonno che fu sindaco di Amalfi.
Oltre ad essere l'autore del soggetto e della sceneggiatura è anche il regista (alla prima volta in un film) e montatore, nonché uno dei due protagonisti.
È diventato noto presso il grande pubblico per la web series Forse sono io e per il ruolo da protagonista nel film Niente può fermarci, in cui interpreta un ragazzo affetto dalla sindrome di Tourette. Si trasferisce da Salerno a Roma a soli 16 anni per frequentare diversi corsi di recitazione.
Un enfant prodige: comincia da subito a scrivere sceneggiature e a sviluppare interesse per la regia. Realizza così alcuni piccoli cortometraggi ancora ventenne. Oltre che in Italia, ha studiato recitazione e regia a New York e a Los Angeles. Due lauree: una in Economia, l'altra in Scienze Politiche. Dopo una carriera già avviata come attore, intraprende quella da regista, dirigendo la web serie Forse sono io, che ottiene un ottimo riscontro sul web, tanto da essere successivamente trasmessa su MTV, diventando così una delle poche fortunate web serie ad essere poi destinate al pubblico televisivo. Lo nota poi la Ford, che gli affida la campagna pubblicitaria della nuova Ford Ka per il web e nel 2014 dirige il corto fantascientifico Memories, che vince subito numerosi premi e partecipazioni tra cui il WorldFest Houston, Fanta Festival, Riff e altri. Insieme a sua sorella Rossella Alfieri, è cofondatore della compagnia di produzione cinematografica Guinesia Pictures.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il papà di Vincenzo, Luigi, che ci ha rivelato qualche particolare sulla sua vita. «A causa del mio lavoro (manager nel settore finanziario nda) con la mia famiglia abbiamo girato mezza Italia» ci ha rivelato. E quando gli chiediamo quando è avvenuto il primo approccio tra Vincenzo e il cinema ci racconta: «Aveva cinque anni, eravamo a Reggio Calabria, lo portai, da buon padre, al cinema a vedere Batman. Da lì restò folgorato e, quando uscimmo dalla sala mi disse: questo potrò farlo anch'io. E anche in questo film ci sono connessioni con Batman». Mai come in quel caso non furono le parole ingenue di un bambino.«Questo aneddoto continua a ricordarlo nelle sue interviste - ci dice- come il suo legame per Amalfi, lui si sente amalfitano».
Oggi che suo figlio è considerato l'astro nascente e il futuro del cinema italiano, da uomo di finanza è soddisfatto nell'aver assecondato la sua passione?
«Fare l'attore è stato da sempre il suo chiodo fisso ma pensavo che col tempo la convinzione svanisse. Dopo la maturitàmi disse: voglio fare l'attore, ma si iscrisse ad Economia per farmi felice e dopo lo studio correva sul set. In quel periodo ha partecipato a 180 puntate di Incantesimo. Dopo la laurea si iscrisse subito a Scienze Politiche, senza mai mollare, nemmeno per un giorno, la sua passione».
Il film è girato a Napoli, la capitale del Sud, anche come momento di riscatto di una città che non merita certi frettolosi appellativi. «Vincenzo sostiene che tutto ciò che di negativo avviene a Napoli non è per colpa di tutti i napoletani, ma soltanto di una sparuta minoranza». I peggiori.
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