Tu sei qui: AttualitàCassazione: se vittima risponde al telefono non è stalking
Inserito da (admin), martedì 8 marzo 2016 12:02:21
Se la vittima di stalking risponde agli sms o alle telefonate del molestatore decade l'accusa. Lo ha deciso la Cassazione, con la sentenza 9221, nell'occuparsi di un caso di violenza sessuale controverso. La ragazza in questione, stalkerizzata dall'ex fidanzato, al quale continuava a rispondere, ha subito uno stupro dopo aver accettato un "incontro chiarificatore" con lui, un comportamento poco coerente secondo la Corte.
«[...] laddove il comportamento del soggetto passivo in qualche modo assecondi il comportamento del soggetto agente, vien meno il requisito indispensabile del mutamento radicale delle proprie abitudini e la situazione di ansia che segna in modo irreversibile la vita della vittima» hanno decretato i supremi giudici.
Rimane configurabile, in questo caso, l'accusa di ingiuria o minaccia, ma allo stesso tempo vengono meno le misure di protezione in favore di chi si sente perseguitata/o, come il divieto di avvicinamento. La condizione fondamentale, dunque, per cui persista l'accusa di stalking è che la vittima prenda le distanze dal molestatore.
Di seguito il video della Polizia di Stato sulle vittime da stalking
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 104130104