Tu sei qui: AttualitàA 74 anni Carlo è ufficialmente Re d’Inghilterra, Camilla "Sua Maestà la Regina": il racconto del rito secolare
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 6 maggio 2023 13:54:45
Oggi è il giorno dell'incoronazione di re Carlo III e della regina consorte Camilla. Questa mattina, 6 maggio, dopo il corteo che ha portato Carlo e Camilla da Buckingham Palace all'ingresso dell'abbazia, alle 11 è iniziata la cerimonia ufficiale, alla presenza di leader e reali arrivati da diversi Paesi.
Non sono mancate, tra le strade di Londra, manifestazioni di protesta. Dalla mattina sono scesi in piazza alcuni membri del gruppo antimonarchico britannico Republic: diverse persone sono state arrestate, tra cui il leader Graham Smith.
A 74 anni, Carlo III è il sovrano più anziano a salire sul trono del Regno Unito e prende il posto a sua volta della sovrana più longeva della storia britannica con 70 anni e 214 giorni. Il rito ha rispettato i vari passaggi di una tradizione secolare, con qualche innovazione multiconfessionale.
«Sono qui per servire, non per essere servito»: è la formula rituale con cui re Carlo ha risposto al bambino del coro dell'abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell'incoronazione. È stato quindi l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana e officiante chiamato a presiedere il rito, a introdurre la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnata a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà.
La prima parte della cerimonia è stato il riconoscimento. Carlo è stato presentato al "popolo", una tradizione che risale all'epoca anglosassone. In piedi accanto alla sedia dell'incoronazione di 700 anni, il Re si è girato verso i quattro lati (i quattro punti cardinali) dell'Abbazia e la congregazione ha risposto "God Save the King!".
Quindi Re Carlo III ha giurato solennemente sulla sacra Bibbia. Dopo aver preso posto sul trono medievale di Sant'Edoardo il Confessore, collocato sulla Pietra del Destino (oggetto storico conteso per secoli dalla Scozia e ora trasferito a Londra solo in prestito da Edimburgo) al centro del Pavimento Cosmati, ha prestato giuramento come custode delle leggi del Regno e della Chiesa d'Inghilterra, oltre che come "fedele protestante". Aggiunta una premessa di nuovo conio volta ad assicurare il suo impegno a rispettare e garantire anche tutte le altre fedi professate dai sudditi di oggi.
Il primo ministro conservatore britannico Rishi Sunak è salito sul pulpito, come previsto dal cerimoniale, per leggere un brano del Nuovo Testamento, tratto dalla Lettera di San Paolo ai Colossesi. Si è trattato in qualche modo anche di un atto ecumenico tenuto conto che Sunak, 42 anni, figlio di genitori indiani, ha radici familiari religiose indù. Dopo di lui, un altro momento inedito: la lettura di una pagina del Vangelo affidata per la prima volta a una vescovo anglicano donna.
La terza fase del rito è stata quella dell'unzione. Si tratta dell'antico rito durante il quale il sovrano viene unto con l'olio santo, a mo' di consacrazione religiosa del suo ruolo. Olio che l'arcivescovo celebrante, il primate anglicano di Canterbury, ha versato dalla tradizionale Ampulla d'oro del '600 su un antico cucchiaio rituale, e poi sulla testa del re.
Dopo, la fase dell'investitura, ossia quella dell'incoronazione vera e propria, con la deposizione sulle spalle di Carlo III di un ricco mantello ornamentale, la Supertunica, e sul suo capo della Corona di Sant'Edoardo: gioiello d'oro del peso di due chili tempestato di pietre preziose che risale al 1661, realizzato per re Carlo II. Quindi, Carlo III si è seduto sulla Coronation Chair, nota anche come St Edward's Chair o King Edward's Chair. Qui ha ricevuto i simboli del potere.
Dopo che l'arcivescovo ha posato la Corona sulla testa di Carlo, esclamando "God Save The King", a Londra e nel Regno sono state sparate salve di cannone, mentre nell'abbazia c'è stato il suono delle trombe.
Il momento finale della proclamazione di re Carlo III è stata l'intronizzazione. Questa volta il rito della genuflessione è stato eseguito soltanto dall'erede al trono William, principe di Galles. Poi c'è stato l'invito dell'arcivescovo di Canterbury a giurare lealtà al re secondo una formula ad hoc: atto riservato un tempo all'aristocrazia e ora esteso - non senza controversie - a tutto il popolo che "spontaneamente" ha voluto aderirvi da casa o per strada.
Concluso il cerimoniale dedicato al sovrano regnante, è toccato alla consorte essere proclamata formalmente regina con un percorso più rapido di unzione, incoronazione e intronizzazione. Camilla ha indossato la corona della Regina Maria, moglie di Giorgio V. Da oggi, niente più riferimenti limitativi al ruolo di "regina consorte", Camilla è ufficialmente "Sua Maestà la Regina".
Poco prima delle 14 (ora italiana), l'uscita dall'abbazia ha segnato l'inizio del corteo dell'incoronazione, con Carlo e Camilla chiamati a salutare la folla dalla vecchia Carrozza d'Oro di Stato (Gold State Coach), costruita nel 1762 e usata per tutte le incoronazioni dal 1831 in avanti. Subito dopo una seconda carrozza con a bordo i principi di Galles, William e Catherine, e i loro figli George, Charlotte e Louis. Ad affiancarne l'incedere, 4mila militari in alta uniforme.
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