Tu sei qui: AnnunciPirotecnica Mansi, la magia dei fuochi d'artificio in Costa d'Amalfi
Inserito da (redazionelda), giovedì 16 aprile 2015 11:37:38
(MESSAGGIO PROMOZIONALE) Pirotecnica Mansi, impresa della Costa d'Amalfi con sede a Maiori, specializzata nell'allestimento di spettacoli pirotecnici per ogni occasione, è entrata ufficialmente a far parte della grande famiglia di partners e sostenitori de Il Vescovado.
È Marco Mansi, che prosegue la passione di famiglia nel solco della grande tradizione partenopea*, a progettare e realizzare coreografie per grandi eventi e ricorrenze di ogni genere, specie matrimoni. Sono sempre più numerose le strutture alberghiere di prestigio che si affidano a Pirotecnica Mansi per gli spettacoli di luci e colori a margine di nozze a cinque stelle, che in Costa d'Amalfi diventano indimenticabili.
Poi, quando lo sposo, dopo il taglio della torta, invita la sua donna ad affacciarsi da una delle meravigliose terrazze di Ravello, è in quel momento che parte il segnale e dalla zattera ormeggiata nella rada di Maiori si levano i primi colpi che dal mare benedicono col fuoco la promessa d'amore. Le incantevoli coreografie ottengono sempre l'unanime consenso del pubblico per la bellezza degli artifici, la cura dei colori e la ritmicità dei colpi che sono capaci di creare emozioni che, come la felicità, durano soltanto un istante, quello da imprimere per sempre nell'album dei ricordi.
In continuo aggiornamento, Pirotecnica Mansi si affida a personale altamente qualificato nel rispetto delle ferree norme vigenti in materia di sicurezza.
«Per le persone che scelgono di stupire - spiega Mansi - i fuochi d'artificio sono come le stelle che brillano in cielo, pronte, però, ad accendersi al proprio comando e a illuminare il cielo nelle occasioni più importanti. I fuochi, come le stelle, fanno sognare!».
PIROTECNICA MANSI
Via Demanio | Maiori
Tel. 347 6364 859
* Le prime scenografie di fuoco, probabilmente sono state eseguite per la prima volta a Napoli nel corso del XVII secolo.
Nella capitale partenopea, infatti, fino al 1647, durante la festa della Madonna del Carmine, Piazza Mercato era animata da una lotta tra fazioni popolari (lazzari e alarbi) culminante nell'incendio di una torre in legno. In questo modo la città commemorava la battaglia della Goletta, nel corso della quale i cristiani avevano incendiato un castelletto presidiato dai turchi per liberare Piazza Mercato dalla presenza degli infedeli. Sconfitto Masaniello, le autorità abolirono il rituale dello scontro e della torre incendiata, temendo che ciò potesse eccitare alla violenza e alla ribellione.
La cerimonia del fuoco si salvò trasferendosi allora sotto la materna protezione della Chiesa e diventando "Incendio del Campanile". Non bisogna, però, dimenticare che Napoli, pioniera nelle arti pirotecniche, introdusse in occasione della festa di Piedigrotta del 1657 un altro elemento di novità: il fuoco a mare. In quella occasione, per volere del vicerè Garcia de Avellaneda, al largo del golfo si svolsero una gara pirotecnica, vinta dall'artificiere Giuseppe Dell'Orca di Torre del Greco, e la simulazione di una battaglia navale conclusa con l'incendio di Castel dell'Ovo.
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