Lettere alla redazioneA Ravello si parla soltanto di Fondazione. Ma i veri problemi sono altri

La riflessione di Francesco Zappia

A Ravello si parla soltanto di Fondazione. Ma i veri problemi sono altri

Se domani non ci fosse più, Ravello sarebbe diversa, migliore? E' possibile ricominciare daccapo?

Inserito da (redazionelda), sabato 2 novembre 2019 11:03:44

Riceviamo e pubblichiamo un'analisi dell'attuale momento sociale e politico di Ravello a cura di Francesco Zappia, consulente del lavoro oggi residente a Baronissi, già attivista politico che per quattro anni, dal 2007 al 2011, ha vivacizzato il confronto locale col suo blog "Nessuno Escluso". Ne segue il testo.

 

Ci sono amministrazioni che con quotidianità si preoccupano dei singoli, quelli in difficoltà, di quelli che non arrivano a fine mese. Si preoccupano di far iniziare la mensa a scuola prima possibile, in quanto parliamo di genitori che la maggior parte lavorano nel pubblico. Ci sono amministrazioni che determinano bonus per le famiglie che fanno figli, che si fermano ad analizzare perché tanti figli della propria terra oramai, se non vogliono impiegarsi nel settore turistico, sono destinati ad andare via. Ci sono amministratori che varano la cosiddetta "plastic free" e si preoccupano di far capire di cosa si tratta. Ci sono alcune amministrazioni che addirittura si pongono il problema di analizzare cosa non va nel servizio dei rifiuti, proponendo alternative valide. Alcune amministrazioni rettificano se stessi, ammettendo che forse il piano traffico, ad esempio non era adeguato al momento. E poi ci sono amministrazioni che da 17 anni che chiedono la giusta visibilità in Fondazioni e tutelano il posto di lavoro di un Singolo cittadino, dimenticandosi del Paese Reale. Sono 8 anni che non vivo più a Ravello, 6 che non sono più un elettore. Ebbene dal mio punto di vista (non richiesto) credo che della Fondazione Ravello, freghi ben poco.

Chi doveva lavorarci ha oramai il suo posto fisso, chi ci ha lavorato, non ne vuole più sapere nulla. Se domani non ci fosse più, Ravello sarebbe diversa, migliore? E' possibile ricominciare daccapo? E' immaginabile sperare che il futuro di Ravello, non passi per forza attraverso la Fondazione, ovvero che non sia l'unico problema che scaldi le notti di inverno?

Francesco Zappia

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