Territorio e AmbienteVicenda demolizione stabilimenti Amalfi, Cretella ("Mani Pulite"): «Grande ingiustizia, anni di sacrifici distrutti»

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Vicenda demolizione stabilimenti Amalfi, Cretella ("Mani Pulite"): «Grande ingiustizia, anni di sacrifici distrutti»

Per Cretella è un provvedimento che «crea un danno economico enorme ai titolari e a tutti i dipendenti, ma soprattutto un danno di immagine e di indotto economico sotto il profilo commerciale a tutto il comparto turistico di Amalfi».

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 16 aprile 2024 10:46:18

Parla di una «grande ingiustizia»Andrea Cretella, Presidente Associazione Nazionale Mani Pulite, in merito alla revoca della concessione demaniale agli stabilimenti balneari permanenti della Spiaggia Grande di Amalfi.

Un provvedimento che «crea un danno economico enorme ai titolari e a tutti i dipendenti, ma soprattutto un danno di immagine e di indotto economico sotto il profilo commerciale a tutto il comparto turistico di Amalfi».

Cretella sottolinea che «Stella Maris, Marina Grande, Silver Moon e Mar di Cobalto erano il riferimento e la meta stagionale di tanti turisti d'élite che venivano in vacanza ad Amalfi. Massima professionalità, servizi eccellenti e confortevoli e tanta gentilezza e ospitalità. Un vero biglietto da visita di Amalfi», grazie anche alla «ristorazione famosa in tutto il mondo che attirava turisti e personaggi illustri da ogni parte», con «riconoscimenti dalle più famose riviste giornalistiche mondiali e guide turistiche».

Il commento di Cretella è duro: «Anni di passione, sacrifici, impegni economici distrutti per nulla, per un eccesso di zelo per degli abusi, presenti in quasi tutte le attività turistiche ricreative della Costiera Amalfitana, grazie ad una legge urbanistica che non ti consente nemmeno di mettere una mattonella (sulla carta). Leggi che si contrastano tra loro... Ad esempio, le norme igienico-sanitarie ti impongono di avere dei requisiti per poter esercitare l'attività di ristorazione, etc.... Molti di essi consistono nella realizzazione di opere murarie (bagni, depositi, spogliatoi, etc), ma poi il titolare dell'esercizio commerciale, pur disponibile ad adeguarsi alle nuove normative quasi sempre si vede negare l'autorizzazione ad eseguire i lavori prescritti per una serie di vincoli e cavilli urbanistici... Ma ci rendiamo conto?».

Per scagionare i titolari degli stabilimenti che dovranno essere rimossi, Cretella va indietro nel tempo e racconta: «La violenta mareggiata abbattutasi su tutto il litorale nel 1986 distrusse tutti gli stabilimenti balneari che erano sulla spiaggia grande. I titolari degli stabilimenti balneari presentarono a Comune di Amalfi, Regione Campania e altri Enti competenti richiesta di realizzazione degli stabilimenti balneari distrutti, con regolare progetto... Gli furono rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie per effettuare i lavori di ripristino. La Regione Campania addirittura concesse anche contributi a fondo perduto, a condizione della regolarità dei lavori effettuati. Un'apposita commissione di tecnici verificò sul posto la regolarità dei lavori. Nel 2014 la responsabile di zona della sovrintendenza di Salerno fece un controllo generale su tutta la Costiera Amalfitana per la verifica delle strutture balneari. Ad Amalfi, a suo parere, erano stati commessi degli abusi edilizi e inviò denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno e al Comune di Amalfi. La Procura della Repubblica di Salerno diede mandato alla Sezione Navale della Guardia di Finanza di Salerno di effettuare tutti gli accertamenti del caso. Voglio precisare ai titolari degli stabilimenti balneari che nessun amministratore comunale diede disposizione ai Vigili Urbani di prelevare presso la propria abitazione il tecnico comunale e obbligarlo a emettere ordinanza di demolizione e ripristino stato del luoghi, ma fu la stessa guardia di Finanza Sez. Navale di Salerno, su disposizione del Sostituto Procuratore titolare dell'indagine, a portarsi a casa del responsabile dell'Ufficio tecnico comunale e accompagnarlo presso il Comune. Cosa che può essere confermata dallo stesso tecnico, giusto per chiarezza... Iniziano anni e anni di indagini, anni e anni di ricorsi, sentenze, ma nulla si è fatto per risolvere la situazione... Un braccio di ferro, con un accanimento burocratico e cavilloso, senza mai proporre o trovare una soluzione per salvaguardare il lavoro a tante persone, così come è stato fatto in altre circostanze ben più gravi».

«Sono amareggiato e deluso - conclude Cretella - in primis, per il fatto che il Sindaco e l'amministrazione comunale si sono costituiti contro i ricorsi presentati dai titolari degli stabilimenti e ristoranti per l'annullamento del provvedimento della revoca della concessione demaniale e abbattimento. Poi, per la mancanza di solidarietà di tutte le categorie di commercianti e attività turistiche ricettive presenti su tutto il territorio comunale, costiero e provinciale, che hanno assunto un atteggiamento di silenzio assoluto... Che fine farà la famosa spiaggia grande? Io credo che il "Sistema Amalfi" si sta già gustando il piatto... Staremo a vedere».

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