Storia e StoriePositano, la leggenda dello sbarco dei Saraceni a Ferragosto
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 agosto 2018 12:03:34
Secondo la leggenda, nella notte del 14 agosto una banda di pirati saraceni sbarcò sulla Spiaggia Grande di Positano. Dopo aver messo a ferro e fuoco il paese con una serie di razzie e violenze, i predoni trafugarono l'immagine sacra del quadro della Madonna nera, un'icona bizantina del XII secolo. Erano quasi al largo quando scoppiò una furibonda tempesta. Tra l'ululato del vento e i muggiti del mare in tempesta si udì la voce della Vergine che chiedeva di essere lasciata a terra: "Posa, Posa!". Da qui nacque poi il nome di Positano. I marinai obbedirono e, convertitisi alla fede cristiana, riuscirono a dirigere il veliero verso l'insenatura dove la Madonna venne sbarcata. Nel luogo in cui fu ritrovata la sacra immagine, fu edificata una chiesa in onore della Vergine e attorno vi sorse il paese.
Nei secoli questo mito si è perpetrato nella memoria popolare, con celebrazioni religiose e spettacolari fuochi pirotecnici. Centinaia le barche e i panfili che arrivavano ogni anno nella piccola baia da tutte le località della Costiera Amalfitana e dalla Costa Sorrentina, da Castellammare a Sorrento, da Salerno ad Amalfi, per ammirarli dal mare mentre si innalzano nel cielo a mezzanotte, ripiegandosi poi nei riflessi delle onde.
Da anni, ormai, questo antico evento, divenuto una manifestazione di grande richiamo turistico, non si svolge più, con rammarico di quanti la ricordano come un momento celebrativo, non soltanto religioso, ma anche un legame dei Positanesi con la loro storia e le tradizioni di un tempo antico, tanto per chi ha memoria di quando negli anni '50 e '60 la rievocazione era un grande richiamo turistico, quanto delle nuove generazioni che questi fastosi legami tra sacro e profano sanno poco o nulla. Restano soltanto i fuochi d'artificio, che per una notte rendono la "città verticale" ancora più affascinante.