Storia e StorieIl Sedile dei Nobili di Ravello: sabato 14 presentazione dei simboli di una Città opulenta

Il Sedile dei Nobili di Ravello: sabato 14 presentazione dei simboli di una Città opulenta

Inserito da (redazionelda), domenica 8 maggio 2016 21:24:46

Erano venticinque le famiglie dell'aristocrazia ravellese iscritte al Sedile dei Nobili di Ravello nel Medioevo. Oltre ai Rufolo, i Della Marra, Confalone, Frezza, D'Afflitto, Muscettola, Fusco, De Curtis (gli antenati del principe della risata che vantava il suo casato proveniente da Ravello), la cui storia, ma soprattutto la simbologia araldica, saranno illustrate sabato 14 maggio prossimo nel Duomo di Ravello (ore 17) nel corso della presentazione del volume "Il Sedile dei Nobili di Ravello con particolare riguardo al Seicento e Settecento", di Angelandrea Casale e Felice Marciano.

L'evento, a cura dell'Associazione per le Attività Culturali del Duomo di Ravello e dall'Associazione "Ravello Nostra", sarà moderato dal professor Luigi Buonocore, direttore del Museo. Ai saluti dell'Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni, Orazio Soricelli, del sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, del parroco del Duomo, Mons. Giuseppe Imperato e dell'avvocato Paolo Imperato, presidente di "Ravello Nostra", seguirà la presentazione della fatica letteraria a cura di Donato Sarno, segretario del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, di Marco Crisconio, Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, e del professor Giuseppe Gargano, Presidente onorario del Centro di Cultura di Storia e Amalfitana.

Il volume ripercorre le vicende di una delle ultime istituzioni della società medievale ravellese, il Sedile dei Nobili, che governava Ravello ogni biennio, attraverso un Sindaco e due Eletti (Assessori) del ceto nobile.

L'opera e' frutto dello scrupoloso lavoro archivistico degli autori, è impreziosito dall'elegante rielaborazione dello stemmario ottocentesco a cura del disegnatore araldico Enzo Parrino di Roma. Si tratta dei simboli dell'opulenza e della gloria di una Città da sempre aristocratica.

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