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Atrani, scoperta l’Opera "Fondali" in ricordo del Maestro Vincenzo Gargano

Assieme al sindaco Luciano De Rosa Laderchi, la moglie del compianto maestro e i figli, dopo l'inaugurazione un piccolo rinfresco in piazza

Inserito da (Admin), domenica 4 febbraio 2024 19:51:18

Questa mattina, domenica 4 febbraio è stata inaugurata ad Atrani l'opera "Fondali" realizzata con i meravigliosi manufatti del maestro ceramista Vincenzo Gargano, scomparso lo scorso agosto.

L'opera è stata posizionata in Piazzetta Petraro, uno spiazzo suggestivo situato lungo le scale di via Francesco Maria Pansa che portano alla Statale Amalfitana, proprio nel punto dominato dalla Collegiata di Santa Maria Maddalena.

Alla presenza di autorità civili e militari, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, nonché di un folto pubblico, l'inaugurazione è avvenuta alle 11:45, subito dopo la Santa Messa domenicale. Senza l'ausilio di microfoni, il sindaco Luciano De Rosa Laderchi, dopo i ringraziamenti di rito alle forze dell'ordine presenti e a don Christian Ruocco, parroco di Atrani, ha introdotto l'opera del Maestro Gargano, di cui noi ricordiamo il suo animo gentile, la sua umiltà e la sua straordinaria capacità di realizzare opere uniche. Un ringraziamento speciale alla famiglia che, grazie all'importante contributo, ha arricchito il Museo a "cielo aperto" di Atrani.

A scoprire l'opera, magistralmente installata da Sergio Ruocco coadiuvato dal prof. Alfonso Gargano, figlio del compianto maestro, è stata la moglie Maria aiutata dal sindaco, un momento toccante in cui la vedova non è riuscita a trattenere la forte emozione.

E proprio il professor Alfonso Gargano ha ringraziato l'amministrazione e quanti sono intervenuti, regalandoci uno spaccato di vita vissuta nel suo breve intervento: «Innanzitutto voglio esprimere un vivo e sincero ringraziamento a nome della mia famiglia al sindaco, al vicesindaco e a tutta l'amministrazione comunale per lo spazio dedicato a mio padre in qualità di ceramista. Siamo davvero grati e riconoscenti per quanto avete fatto e la cerimonia di stamattina ci emoziona profondamente.
Quando ci è stato chiesto cosa potevamo esporre come oggetti che identificavano almeno in parte la produzione artistica di mio padre non abbiamo avuto dubbi perché tra le varie ceramiche destinate all'applicazione murale c'era una tipologia a lui particolarmente cara venivano prodotte in prevalenza per e ispirata a soggetti marini quali appunto pesci cavallucci marini polpi ecc. La vita dei fondali marini ha sempre affascinato la sua fantasia ed è stata sicuramente fondamentale per delle creazioni originali sia per forme che per colori. Le ceramiche che vediamo installate erano realizzate anche in dimensioni più piccole e insieme ad altri elementi davano vita a composizioni denominate coralli sviluppate proprio con riferimento ai coralli su cui applicava piccoli pesci, granchi, polpi sempre tutti realizzati a mano e colorati in modo vivace e brioso. Il mondo marino era quindi per lui una vera miniera di idee di immagini da cui traeva ispirazione per le sue creazioni
Si è voluto comporre in questo spazio messo gentilmente a disposizione dal Comune un piccolo gruppo di esemplari tipici della sua produzione e che ben rendono il carattere del suo modo di lavorare artisticamente la ceramica, per molte delle sue creazioni ma è chiaro che la sua grande capacità di modellare l'argilla si esprimeva in tanti altri manufatti come ad esempio presepi, bassorilievi, maschere, vasi forgiati a mano, immagini sacre e tanto altro.
Ma credo che la comunità di Atrani oltre al ricordo della sua notevole abilità manuale serberà il ricordo del suo sorriso e del suo modo di fare gentile e garbato che non lasciava indifferente."

A concludere la breve cerimonia il parroco di Atrani, don Christian, che ha sottolineato la grandezza di Dio: «Il Signore fa grandi cose nella nostra vita. Ci mette del Suo. Dio ci dona l'intelligenza e la sapienza e la capacità di comunicare con opere, come quelle del maestro Gargano, destinate a restare nel tempo come segno della Sua grandezza.»

Dopo le preghiere di rito un ultimo saluto è avvenuto nella piazza principale di Atrani dove è stato allestito per l'occasione un rinfresco.

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Foto: Massimiliano D'Uva e Giovanni Proto

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