MondoSigiLa Via Salvifica della Croce. I ricordi di Sigismondo Nastri e la poesia di San Francesco tradotta in napoletano

La preghiera al Cristo Crocifisso dal volume Ammènne

La Via Salvifica della Croce. I ricordi di Sigismondo Nastri e la poesia di San Francesco tradotta in napoletano

Il 14 settembre si festeggia a Scala l'Esaltazione della Santa Croce, simbolo della vittoria di Gesù Cristo sulla morte

Inserito da (Admin), mercoledì 14 settembre 2022 09:09:18

da un post di Sigismondo Nastri

Nel cuore della notte, e in attesa che si rifaccia giorno, penso alla ricorrenza di domani (oggi, ndr), mercoledì 14 settembre: Esaltazione della Santa Croce. È festa a Scala.

Ci andavo ogni anno, da ragazzo, con mia madre, che era devota di quel grande Cristo Crocifisso conservato nell'antica ex cattedrale di San Lorenzo.

Mia madre ricordava che il suo nome, nel registro dei battesimi, era "Angela, Croce".

Facevamo, con leggerezza e tanta gioia, la lunga scalinata che, passando davanti a quella che era allora la mia casa, collega Amalfi a Scala, dopo aver attraversato i pittoreschi abitati di Pontone e Minuta.

Ma è festa anche a Tovere di Amalfi, dove un altro bel Crocifisso fu portato via una notte, tanto tempo fa, e non è stato più ritrovato.

Ed è festa nel quartiere Torrione, a Salerno, dove la chiesa parrocchiale è dedicata proprio alla Santa Croce.

Ciascuno di noi ha una croce da portare sulle spalle: "Chi non prende la sua croce e non mi segue - dice Gesù - non è degno di me" (Vangelo di Matteo). E Padre Pio aggiunge: "Tieniti sempre stretto alla Croce, perché essa non opprime; se il suo peso fa vacillare, la sua potenza solleva".

Solo che la croce sulle spalle è scomoda, ci pesa: ed ecco che preferiamo disfarcene come se fosse un inutile fardello. Il cammino da trekking per giungere al monte fa venire l'affanno e i calli ai piedi.

Preferiamo adagiarci in una comoda vita salottiera, illustrata dalle tante idiozie proposteci da una comunicazione manovrata in funzione del sistema consumistico del quale siamo succubi.

Ci dilettiamo a guardare il mare e non ci accorgiamo neppure che, oltre la linea dell'orizzonte, è popolato di croci.

P.S. La preghiera al Cristo crocifisso, proposta qui nella mia traduzione in napoletano(dal volume Ammènne, edito f.c. da Areablu), è di S. Francesco d'Assisi.

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