Storia e StorieQuando Ravello conferì la cittadinanza onoraria a «Sua Eccellenza Benito Mussolini»

Quando Ravello conferì la cittadinanza onoraria a «Sua Eccellenza Benito Mussolini»

Inserito da (redazionelda), sabato 24 agosto 2019 10:15:53

Questa mattina il Consiglio Comunale di Ravello si riunisce per conferire la cittadinanza onoraria allo scrittore Antonio Scurati vincitore, lo scorso 4 luglio, della 73esima edizione del Premio Strega col suo "M. Il figlio del secolo" (Bompiani), primo volume di una trilogia in cui viene ricostruita la vita di Mussolini.

E anche al Duce venne assegnato il medesimo titolo dal Comune di Ravello.

Dai toni enfatici la delibera di Consiglio comunale dell'epoca, approvata all'unanimità a «Sua Eccellenza Benito Mussolini», «con il caldo augurio, ché in tempi non lontani di avere la fortuna di acclamare personalmente de visu il ricordato concittadino».

Ravello fu uno dei primi comuni d'Italia, pochi giorni dopo la vittoria del Partito nazionale fascista alla elezioni del 6 aprile 1924, a prendere l'iniziativa che di lì a poco si sarebbe moltiplicata in modo esponenziale in tutt ala Penisola, dal piccolo centro alla grande città. Normale, si dirà: erano gli anni del regime e le amministrazioni locali, chi per servilismo, chi per convinta adesione, chi per paura e quieto vivere (tutte in ogni caso perché sollecitate in tal senso dai Prefetti), si ingraziavano il Duce. Negli ultimi anni la tendenza è di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini con conseguente attenzione mediatica al paesello semisconosciuto.

Di seguito il testo integrale della delibera con cui, il 24 maggio del 1924, il Comune di Ravello conferiva la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

 

ASCRav, Deliberazioni degli Organi di Governo, Registri delle Deliberazioni del Consiglio Comunale, Registro Deliberazioni Consiglio dal 27.3.1919 a tutto il 14.6.1927, p. 162.

Deliberazione del 24 maggio 1924

Verbale di adunanza straordinaria del Consiglio Comunale di Ravello nella sessione ordinaria primaverile. L'anno millenovecentoventiquattro, il giorno ventiquattro maggio, alle ore 18 nella Sala Comunale di Ravello, revio regolare invito si è riunito il Consiglio Comunale nelle persone dei signori Ruocco Bonaventrura, Assssore anziano, funzionante perl Sindaco Assente, Presidente 2 Amato Assuero 3 Sorrentino Luigi 4 Romano Antonio 5 Mansi Sac. Pasquale, 6 De Iuliis Carlo Filippo 7 Mansi Cav. Alessio 8 Caruso Pantaleone 9 Mansi Cav. Pantaleone e furono assenti 1 Pisacane Bonaventura 2 Fraulo Pasquale 3 Cioffi Luigi 4 Comm. Mansi Nicola 5 Conte Rodolfo 6 Di Palma Antonio perché morto. Assiste il segretario Comunale Sig. Mansi Gerardo.

La maggior parte dei Consiglieri mancanti nel giustificare le loro assenze per legittimi impedimenti, concordemente hanno affermato di aderire pienamente all'ordine del giorno in discussione, che è il seguente. Il Presidente nel cominciare la seduta la dichiara aperta. Il Presidente dopo aver tessito con elevate parole le tante benemerenze private e pubbliche che S. Ecc.za Benito Mussolini possiede in rapporto alla cara Patria Nostre di fronte a tutte le altre Nazioni del Mondo, ciascun paese dell'Italia, che è stata elevata mercè l'opera ininterrotta e feconda del prelodato Duce, dovrebbe additare alle future generazioni l'opera compiuta in tempi così difficili dall'eccelso luminoso della politica e di qualsiasi branca di scienza. Per la qualcosa, dovendosi tramandare alla storia di dare il vero giudizio di sì meraviglioso cittadino, vero discendente della nobile stirpe romana occorre che ogni città d'Italia tenga e conservi gelosamente le tradizioni di lui. L'unico omaggio che questo paese possa rendere all'insigne patriota è quello di nominarlo cittadino onorario di Ravello, che rappresenta un'antica città ricca di preziosi monumenti, fondati dai romani.

Il Consiglio, plaudendo alla relazione proposta dal Presidente che rappresenta la pura e sincera espressione del paese intero;

Considerando che le spiccate qualità di mente e di cuore del prelodato Duce non possono dimenticarsi da questo popolo che ne è eminentemente entusiasta;

Considerando l'unico ricordo che si possa tramandare alle future generazioni è quello di aver nominato cittadino onorario il Salvatore della patria, in tempi così turbinosi.

Considerando che l'occhio vigile del magnanimo uomo non potrà trascurare i precisi e veri bisogni di questo paese.

A totalità di voti espressi per acclamazione:

Delibera di conferire a S. E. Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di questo Comune, con il caldo augurio, ché in tempi non lontani di avere la fortuna di acclamare personalmente de visu il ricordato concittadino.

Dopo di che il Presidente, nel dichiarare sciolta la seduta, invita gli astanti a gridare: "Viva il Re. Via Benito Mussolini. Alalà"!

 

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