Storia e StorieIl ricordo di Frà Serafino, il monaco questuante. Che Tramonti non lo dimentichi

Il ricordo di Frà Serafino, il monaco questuante. Che Tramonti non lo dimentichi

Inserito da (redazionelda), sabato 20 ottobre 2018 12:06:42

di Achille Benigno

Frà Serafino, al secolo Pietro, era un frate minore questuante del Convento San Francesco di Tramonti. Un religioso benvoluto da tutti, scomparso da diciassette anni, esattamente il 21 febbraio 2001.

Perché proprio ora il ricordo? È presto detto. Trovandomi in quel periodo in Tramonti lo vedevo girare nelle case e nei cortili per la benedizione per una vendemmia copiosa. Benediceva chi lavorava e terminava la visita, attesa da tutti, con l'immancabile saluto di "Pace e Bene". Frà Serafino era un frate buono e operoso e la sua figura cozza con la mentalità dei nostri tempi privi di questi figli di San Francesco appartenenti al popolo, benvenuti ed amati.

Dal 1957 è fino alla morte avvenuta nel 2001, Tramonti ha beneficiato del suo apostolato semplice e alla portata di tutti. Più di tante parole era il suo esempio che rendeva il religioso uno di famiglia di tanti nuclei del Comune montano della Costiera Amalfitana. Frate obbediente, laborioso, gioioso, una semplicità da frate "da Fioretti". Frà Serafino riposa dal 2001 nel cimitero di Tramonti e oggi un invito è rivolto a tutti gli abitanti: un fiore da porre sulla sua tomba nel giorno della Commemorazione dei Defunti e una preghiera alla sua anima.

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