PoliticaRavello, Ulisse Di Palma si dimette da assessore. Correrà contro Di Martino

Ravello, Ulisse Di Palma si dimette da assessore. Correrà contro Di Martino

Inserito da (redazionelda), mercoledì 23 giugno 2021 23:59:23

Tanto tuonò che piovve. Questa sera il vicesindaco di Ravello, Salvatore Ulisse Di Palma, ha rassegnato le dimissioni da assessore della giunta Di Martino. Una decisione annunciata dalle inequivocabili dichiarazioni rese nel corso del Consiglio Comunale di ieri in cui il sindaco Salvatore Di Martino non ha riconosciuto l'impegno del suo vicesindaco nell'emergenza sanitaria dal punto di vista politico-amministrativo.

La nota di dimissioni, indirizzata al Primo cittadino, è stata protocollata in serata.

Di Palma è stato, con Di Martino, fondatore del movimento di Rinascita Ravellese che ha conquistato Palazzo Tolla nel 2016.

Il cardiologo risultò il candidato più votato con 161 preferenze, guadagnando i galloni da vicesindaco. Nel 2018 si è dimesso dalla carica di Consigliere comunale per consentire l'ingresso in Consiglio al primo dei non eletti in casa "Rinascita Ravellese", Valentino Amato.

Tra Sindaco e Vice i rapporti si sono incrinati negli ultimi sette mesi. Alla base della scelta, sofferta ma motivata, la mancata volontà del primo cittadino di passare il testimone - come promesso nel 2016 - alla guida del sodalizio in vita delle prossime elezioni amministrative. Di Martino conclude il quinquennio amministrativo perdendo, così, i suoi due pezzi pregiati.

La nota di dimissioni

"Quando si mischia il sacro con il profano i risultati sono a dir poco catastrofici, soprattutto quando chi mischia non ha il senso delle proporzioni per cui il cocktail non può che essere un'esplosione.

E' quanto è accaduto nell'ultima seduta di consiglio comunale del 21 giugno us , quando un sindaco poco attento, poco informato, distratto, ha offeso la mia onorabilità, il mio prestigio di professionista, conquistato momento dopo momento in tanti anni di attività, infangando il mio nome e la mia onestà culturale ed economica, ipotizzandoc ingiustamente che la gran parte di lavoro, svolta nel periodo della pandemia non era e, non è, di tipo volontario, ma paventando immaginari lauti compensi.

Forse sig. Sindaco non sa o , forse fa finta di non sapere che l'ASL è una cosa e, ha predisposto e predispone la campagna di tamponi molecolari e/o rapidi, altra cosa è l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno che ha aperto presso il Presidio Ospedaliero Costa d'Amalfi un proprio Hub vaccinale con apporto umano, tecnico e sanitario su base esclusivamente volontaria.

Sputando veleno lei ha pubblicamente ignorato, volendo ignorare perché mai nel suo dire c'è stato il dubbio della veridicità delle sue dichiarazioni verbali.

Lei ha detto che ho fatto il mio lavoro di medico, ma dimentica o fa finta di dimenticare di quanti giorno, e fino a notte fonda, mi sono fermato al Comando di Polizia locale con il Comandante de Stefano o con qualche consigliere comunale per tracciare e compilare elenchi dei cittadini di Ravello da sottoporre a tampone molecolare in modalità Drive - in e/o domiciliare da inviare all'ASL e/o USCA firmati dal sottoscritto quale Assessore alla Sanità del Comune di Ravello, o di quante vite abbiamo salvato, facendoci trovare sempre pronti anche nei momenti più drammatici.

Già da molto tempo, anche con interventi ed atti pubblici avevo maturato l'idea di allontanarmi dal suo stile amministrativo che non condivido, ma il buon senso, se non il senso di responsabilità che mi aveva spinto a stringere il patto di lealtà amministrativa, mi avevano trattenuto, facendo il mio dovere di Assessore e Vice Sindaco fino in fondo e a tutt'oggi

Sì, il patto, a ben ricordare, tra gli altri, favorito e sostenuto anche da quel galantuomo di Giovanni Conte, suo mentore, se non ricordo male, che tanto aveva voluto l'incontro tra noi.

Mi dispiace tirare in ballo una persona non più presente fra noi, ma devo farlo perché ricordo la sua amarezza nel constatare che nel gruppo Rinascita Ravellese non c'era più confronto e dialogo, con negli occhi quelle lacrime di chi ancora voleva dare il suo contributo, ancora una volta, al ricongiungimento di tutti gli amici che anni addietro avevano sposato il progetto di Rinascita della Città.

Da sempre, lealmente ho rispettato le regole e, mai ho remato contro l'amministrazione Rinascita, anzi fino ad ora mi sono sempre reso disponibile ad un confronto e ad un dialogo che potesse essere inclusivo e non distruttivo.

Ma, l'arroganza dimostrata nei miei confronti negli ultimi tempi e il comportamento da lei tenuto nell'ultima seduta consiliare, a spregio della democrazia, non è più tollerabile.

Gli impegni assunti, in privato e in pubblico vanno sempre onorati sig. Sindaco e non si cercano di abbattere gli amici, ma si difendono dalle maldicenze e dalle calunnie, perché non si può e non si deve far finta di non vedere o sentire, a meno che non li si voglia combattere.

Amo profondamente questa mia terra a cui, dopo i miei genitori devo tantissimo, l'ho difesa e la difendo a spada tratta e, sarei anche pronto a fare un passo indietro se dovessi capacitarmi che il mio impegno fosse di nocumento per il paese.

Sono convinto e persuaso che non potrei che operare per il bene della comunità, come fino ad oggi penso di aver fatto e di fare, avendo a cuore il benessere della mia gente, il patrimonio artistico/culturale da salvaguardare e da arricchire, la salute fisica e morale, ma ancor di più il sacrosanto diritto di dare voce a chi non ce l'ha e, la partecipazione che talvolta può costare fatica, ma che ha il solo scopo di rendere felice e proficua la gestione della cosa pubblica.

Le nostre strade, da oggi, divergono, per cui a noi non resta che salutarci, confermandole non l'ostracismo, ma il piacere del dialogo sempre e comunque per Ravello.

Resterò a servizio della comunità per la quale mi spenderò sempre con lealtà ed amore incondizionato.

Va da sé che questa missiva che inoltrerò anche ai signori consiglieri comunali rappresenta le mie dimissioni da Assessore e Vice Sindaco".

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