PoliticaMinori, Fulvio Mormile torna all’attacco e denuncia «la fabbrica del contenzioso»

Minori, Fulvio Mormile torna all’attacco e denuncia «la fabbrica del contenzioso»

Inserito da (redazionelda), venerdì 8 luglio 2016 17:23:50

Al Comune di Minori «oltre 10 incarichi legali negli ultimi giorni». E' questa la denuncia del consigliere di minoranza Fulvio Mormile che battezza Palazzo di Città come "fabbrica del contenzioso".

«E' triste dover ripetere "lo avevamo detto"» annuncia Mormile attraverso una nota trasmessa alla nostra Redazione e che riportiamo integralmente di seguito per dovere e completezza d'informazione: «Testimonianza ne sono le 243 pagine della relazione da noi presentata al consiglio comunale specifico quando l'altra minoranza scelse di schierasi al fianco del sindaco. Tantissime sono state le iniziative da noi messe in essere per evitare che si giungesse a questo epilogo, che vede il comune tirato in giudizio per una richiesta di risarcimento danni, fatta dalla società unica a partecipare alla gara a cui avevano appaltato il lavoro. Non siamo nuovi a queste perdite interminabili di tempo. Ancora una volta la macchina amministrativa si rivela elefantiaca.

Ma i danni procurati al popolo, a quei tanti imprenditori che ancora oggi rischiano di loro nelle aziende minoresi i quali hanno subito e stanno subendo, per la mancata attuazione di questo progetto fermo all' Utc già dal Novembre 2009, chi li pagherà? Forse quella commissione di gara profumatamente pagata per arrivare a questo fallimento, forse quell'Ingegnere che a tutti i costi si è voluto tenere tra le file del nostro Ufficio tecnico, con un incarico costruito su misura, ed oltremodo strapagato, o forse quel legale che con determina n. 22 del 16.06.2016 , ha l'incarico di cercare di accontentare l'impresa di dubbi trascorsi, riconoscendo un risarcimento per un opera non fatta? Noi sappiamo chi di sicuro non contribuirà, quei soggetti che pur di non pagare l'immondizia si rivolgono alla Suprema Corte di Cassazione. Ma di sicuro i soldi saranno quelli di noi cittadini».

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