PoliticaMaiori, nuova ordinanza rifiuti. Minoranze denunciano inadempienze: «Stessi costi e meno servizi»

Maiori, nuova ordinanza rifiuti. Minoranze denunciano inadempienze: «Stessi costi e meno servizi»

Inserito da (redazionelda), venerdì 17 gennaio 2020 11:39:14

«Con la nuova ordinanza relativa al conferimento dei rifiuti, ancora una volta si concede alla Miramare Service di farsi beffe degli oneri contrattuali sottoscritti senza alcun beneficio per i cittadini ma, anzi, con una restrizione dei servizi a parità di costi». È quanto dichiarano i consiglieri di minoranza del Comune di Maiori Lucia Mammato, Maria Teresa Laudano, Enrico Califano, Valentino Fiorillo, Raffaele Cipresso e Marco Cestaro (i 6/7 del Consiglio comunale) che in una nota che pubblichiamo integralmente di seguito, spiegano cosa ci sarebbe dietro questo provvedimento:

«Più volte dai banchi delle opposizioni abbiamo manifestato, inascoltati, le nostre rimostranze rispetto alla miriade di inadempienze della Società nell'espletamento dei servizi affidati. Dopo l'ennesima beffa subita dal sindaco che, il 7 novembre scorso, aveva assicurato una riunione dei capigruppo entro 20 giorni per discutere del tema, siamo stati costretti a richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario dove abbiamo illustrato le innumerevoli inadempienze della Miramare; chiedevamo semplicemente che si incaricasse un tecnico per la valutazione del comportamento complessivo della società. Ebbene, la maggioranza ha bocciato la proposta. Evidentemente, come spesso accade, per loro è "tutt a post".

Un esempio su tutti, la mancata fornitura dei sacchetti codificati per la raccolta dei rifiuti che, come da contratto, dovevano essere distribuiti dalla società ai cittadini maioresi per un controvalore di circa 40.000 Euro annui e che, in due anni di gestione, non sono mai stati forniti. Lo stesso amministratore della Miramare, in consiglio comunale: "Circa l'utilizzo delle buste codificate, pur evidenziando il mancato rispetto di quanto al capitolato, evidenzia l'imminente distribuzione delle stesse e l'intento di uniformare sul territorio (dei comuni associati) buste e calendario di raccolta"

Evidentemente questa "uniformazione" è avvenuta ma al ribasso per i cittadini di Maiori e contro il dettato contrattuale. Infatti, la nuova ordinanza ha eliminato l'utilizzo dei sacchetti codificati colorati indicando genericamente l'utilizzo, a carico dei cittadini, di "adeguati sacchetti, con esclusione di quelli di colore nero". Inoltre, il conferimento della frazione organica è stata ridotta di una giornata passando da 4 a 3 ritiri settimanali. Guardacaso, l'unico giorno in cui non si conferirà alcuna frazione sarà il sabato in modo da ridurre il personale in servizio la domenica risparmiando, evidentemente, sulle maggiorazioni per il lavoro festivo. Ma a guadagnare sarà ancora ed unicamente la società, ai danni di cittadini e lavoratori, in quanto, contestualmente, non è stata formulata alcuna rimodulazione contrattuale.

Ma le inadempienze sono tante altre e tutte portate all'attenzione, inascoltata, del Consiglio Comunale; di seguito solo alcuni esempi con gli estratti contrattuali:

La frequenza di svuotamento sarà garantita ogni qual volta il contenitore dovesse risultare pieno. Gli abiti usati potranno essere conferiti direttamente dall'utenza presso il centro di raccolta comunale" IL SERVIZIO VIENE SVOLTO DA UNA COOPERATIVA SOCIALE

Capitolo a parte meriterebbe poi la gestione del centro di raccolta aperto ad altri comuni associati alla Miramare con tante altre criticità, sempre a spese dei maioresi, a cominciare dall'ulteriore carico di mezzi sulla Via Nuova Chiunzi con gli olezzi che sono stati segnalati decine di volte.

E' chiaro che quelle rappresentate sono inadempienze per centinaia di migliaia di Euro il cui controvalore, a carico dei cittadini, viene regolarmente erogato alla Miramare Service. Ma questa nuova ordinanza è la goccia che fa traboccare il vaso.

Chiederemo per l'ennesima volta al Sindaco quali sono le misure che intende adottare per il recupero delle cifre impropriamente percepite dalla società e rispetto alle inadempienze segnalate sperando di non essere costretti a rivolgerci agli organi competenti».

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