PoliticaLa Cultura trova Casa ad Atrani: nuova vita per l'edificio Proto

La Cultura trova Casa ad Atrani: nuova vita per l'edificio Proto

Inserito da (ilvescovado), mercoledì 10 agosto 2016 17:13:48

Qualcosa di "speciale" è stato inaugurato ieri: la Casa della Cultura in quel di Atrani. Il borgo che fu "casa" dei pittori Maurits Cornelius Escher, che con il suo capolavoro "Metamorfosi" lo celebrò al mondo intero; e Domenico De Vanna, che vi fece nascere "Il Romitaggio", certamente avo dell'edificio appena inaugurato; immortalato dai versi del "sommo" poeta Alfonso Gatto e meta dei turisti che amano questa "città d'un tempo e d'ogni giorno è colta dalla sorpresa d'essere". Un progetto in cui ha creduto tantissimo (e continua a farlo) l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luciano Laderchi De Rosa, e il suo assessore alla Cultura, nonché Vicesindaco, Michele Siravo. Una scommessa vinta anche grazie al supporto di un imprenditore privato, prematuramente scomparso, Antonio Lombardi, Amministratore delegato di Ali spa, filantropo molto sensibile alle specificità del nostro territorio: bellezza, arte, cultura. A lui è intitolata la Biblioteca della Casa della Cultura, così come la Sala polifunzionale è dedicata ad un uomo di lettere, Andrea Di Benedetto, già sindaco di Atrani, studioso delle culture greca e latina.

E che la cerimonia di inaugurazione fosse "speciale" lo dimostra anche il numerosissimo pubblico intervenuto. Uomini delle istituzioni, come l'on. Alfonso Andria che, con il primo cittadino ed il parroco di Atrani, ha porto il saluto di benvenuto ai presenti, ma anche molteplici protagonisti della cultura costiera, salernitana e regionale. E a renderlo ancora più "particolare" il viaggio alla scoperta del primo piano dell'edificio (gli altri due, con gli opportuni investimenti, saranno destinati all'accoglienza di artisti, ricercatori, studenti da ogni parte del mondo) che fino agli inizi degli anni Duemila ha ospitato le Scuole primarie e che Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo ha proposto ai tanti visitatori, ripescando nella memoria di un borgo i già citati Gatto, i cui versi sono impressi sulla "parete d'autore" proprio di fronte alla Casa della Cultura, Escher e De Vanna, attraverso le pagine suggestive questi ultimi del recente "Viaggio inverso" di Vito Pinto, edito da Graus. Con un omaggio ad un artista atranese, Bartolo Savo, che ora vive e dipinge nella vicina Minori, le cui opere rendono ancora più accogliente la Sala Di Benedetto. Arte visiva che sarà protagonista anche del corridoio-sala esposizioni per pittori, disegnatori, fotografi, incisori, scultori che avranno voglia di animarlo con "personali" e collettive.

Un viaggio non a caso anche quello dei protagonisti de "Il nostro ultimo", film diretto da Ludovico Di Martino, chiare origini in Costa d'Amalfi, vincitore di recente del Ferrara Film Festival, che ha chiuso la serata. Fabrizio e Guglielmo, i fratelli della pellicola cinematografica, alla morte della madre decidono di passare una vacanza con lei nei luoghi dei loro ricordi. Partono così alla volta della Sicilia, con tappa in Costa d'Amalfi, con la bara della mamma legata al portapacchi di una vecchia utilitaria.

«La cultura è un bene comune primario come l'acqua; - ci ricorda il Maestro Claudio Abbado - i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti». Anche la Casa della Cultura di Atrani, secondo le intenzioni di chi fortemente l'ha voluta, disseterà le menti e le coscienze degli uomini e delle donne che ne usufruiranno per apprendere e crescere. E conseguentemente far prosperare il nostro territorio.

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