PoliticaIn Campania rallentano adesioni alla campagna vaccinale, De Luca: «Così rischiamo nuove varianti»

Campania, De Luca, Covid, vaccinazione

In Campania rallentano adesioni alla campagna vaccinale, De Luca: «Così rischiamo nuove varianti»

«Nonostante questo in Campania stiamo tenendo in maniera soddisfacente dal punto di vista dei ricoveri. Se manteniamo questi dati, credo che possiamo guardare con serenità al futuro»

Inserito da (redazioneip), venerdì 10 settembre 2021 15:42:24

Come ogni venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione sui contagi, sulla campagna vaccinale, sulla scuola, a pochi giorni dal rientro in classe, e sulle misure per il contenimento dell'epidemia.

«In Campania siamo arrivati a 4 milioni di somministrazioni di vaccino per la prima dose e circa 3,5 milioni di nostri concittadini che hanno avuto la seconda dose, quindi immunizzati. Per stare tranquilli dovremmo arrivare a 5 milioni di nostri concittadini immunizzati, vale a dire che hanno ricevuto la seconda dose. Nell'ultima settimana - sottolinea De Luca - abbiamo registrato un rallentamento molto significativo nella campagna: avevamo ipotizzato 40mila somministrazioni al giorno, ma c'è stato quasi un dimezzamento di questo dato. Devo ripetere un appello ai cittadini a vaccinarsi. Dobbiamo muoverci perché come è noto già la variante Delta ha complicato le cose. Se continuiamo a perdere tempo, rischiamo di dover avere a che fare con altre varianti. Nonostante questo in Campania stiamo tenendo in maniera soddisfacente dal punto di vista dei ricoveri. Se manteniamo questi dati, credo che possiamo guardare con serenità al futuro».

Sull'inizio dell'anno scolastico, De Luca aggiunge: «A metà settembre partirà l'anno scolastico e anche qui abbiamo alcuni elementi di soddisfazione e tranquillità, ma dobbiamo fare ancora di più. Nella fascia 12/19 anni rispetto ai residenti abbiamo una percentuale di prime dosi del 60%, mentre il 40% ha avuto la seconda dose. Per quanto riguarda le medie superiori le percentuali sono più alte. Questo vuol dire che se facciamo uno sforzo ulteriore nella prossima settimana, apriremo l'anno scolastico in una situazione di tranquillità. Se facciamo un altro piccolo sforzo andremo a scuola in presenza in una situazione di tranquillità».

Poi, il governatore campano ha attaccato Salvini e Meloni: «Irresponsabili dal punto di vista politico. Se avessimo seguito le loro indicazioni l'anno scorso oggi l'Italia sarebbe chiusa. Ancora oggi hanno una posizione totalmente e gravemente irresponsabile, non si capisce cosa propongono».

De Luca ha rivolto un appello alle donne in gravidanza, molte delle quali ricoverate al Nuovo Policlinico di Napoli: «In questo momento abbiamo quattro donne in gravidanza ricoverate al Policlinico Federico II tutte non vaccinate. Per una di queste donne, ricoverata due mesi fa, si è fatto il parto cesario per tentare di salvare il bambino, che però due mesi dopo è morto. Nella famiglia di questa donna non c'era nessun vaccinato. Così anche per le altre tre donne. Faccio appello alle donne in gravidanza che dopo tre mesi facciano il vaccino. Non c'è nessuna persona vaccinata in Campania che sia morta, sia andata in terapia intensiva o che ha registrato sintomi gravi. Ti puoi contagiare, ma 9 volte su 10 sei asintomatico. In ogni caso ti salvi la vita e la vaccinazione serve a questo: a salvare la vita. Cominceremo a fare la terza dose nelle Rsa. Fra dicembre e gennaio dovremo fare la terza dose anche per il personale sanitario perché i mesi sono passati. Io darò l'esempio come sempre. Non ho nessun timore, nessuna paura. Se è il caso mi faccio anche la terza, la quarta e la quinta dose».

«Dobbiamo muoverci perché come è noto già la variante Delta ha complicato i problemi. - conclude - Se continuiamo a perdere tempo rischiamo di dover fare i conti con altre varianti che allungheranno tempi per immunizzazione. Noi nonostante rallentamento registriamo in Campania una tenuta soddisfacente, non registriamo incrementi di ricoveri e manteniamo molto bassa occupazione delle terapie intensive. Se manteniamo questi dati credo che possiamo guardare con serenità al futuro. Ma ciò non ci libera dall'obbligo di vaccinarci tutti».

Galleria Fotografica