PoliticaFurore: via al progetto di scuola a spazio aperto

Furore: via al progetto di scuola a spazio aperto

Inserito da (redazionelda), venerdì 26 gennaio 2018 19:38:37

Nella società contemporanea sempre più complessa, va da tempo imponendosi il bisogno di conoscenze flessibili da spendere nel mondo del lavoro e delle professioni.

Nasce da qui il bisogno di adeguare le strutture scolastiche affinchè soddisfino le legittime aspettative specie dei giovani, portatori di nuove esigenze formative.

La risposta da dare non può essere né casuale né episodica, ma deve scaturire da una programmazione organizzata dagli organismi scolastici in collaborazione con gli enti pubblici locali e con gli operatori economici privati.

Su iniziativa del Comune di Furore e del Distretto Scolastico di Amalfi, è in via di attuazione un interessante progetto di "scuola a spazio aperto", che reca per titolo "Il mio paese", che sta suscitando ampi consensi sia fra gli alunni che fra i genitori e le maestre della Scuola Elementare "Vincenzo Florio".

Si tratta di un percorso formativo concepito con moderni concetti tipici di un modo diverso di fare scuola. Le lezioni extra moenia, esterne, sul campo (due al mese) si sono rivelate una molla di grande efficacia per ravvivare l'interesse degli alunni (quarta e quinta classe) e stimolare l'inventiva degli stessi docenti.

Le lezioni a spazio aperto riguardano la conformazione geomorfologica del territorio, le prime forme d'insediamento, la trasformazione del suolo, le attività economiche, la storia locale, i modelli esistenziali, le leggende e il folclore, le prospettive di sviluppo.

Erminia Criscuolo ed Emilia Medaglia le maestre direttamente coinvolte in questa nuova esperienza. «Ci tengo a sottolineare la validità di questa forma d'insegnamento, coerente con il bisogno di conoscenza diretta della realtà nella quale viviamo e che può e deve essere considerata come il più grande libro offertosi gratuitamente dalla natura. Un progetto che entusiasma quanti operano nelle Scuola con la volontà di concorrere a migliorare la nostra società civile» hanno spiegato.

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