PoliticaFurore: il Fiordo tradisce il sogno del viandante

Furore: il Fiordo tradisce il sogno del viandante

Inserito da (redazionelda), lunedì 9 agosto 2021 07:56:57

di Raffaele Ferraioli*

Ho avuto modo di leggere in questi giorni, un interessante articolo di stampa, a firma di Rosaria Fortuna, pubblicato sul "Quotidianosalerno.it", recante per titolo: "Il Fiordo : un'illusione a portata di click". Dico subito che ne condivido in pieno contenuti e conclusioni.

Il problema posto è assai diffuso e riguarda l' uso "truccato"da parte del promoter turistico di immagini che quasi sempre nascondono la realtà. Questo non può non indurre il viandante a costruirsi un sogno completamente distorto. Le immagini riportate dagli strumenti di promozione turistica sono pervase di luci artificiose, di orizzonti ampi e tersi, di paesaggi incantati che raccontano realtà non sempre presenti. Ed ecco che il turista vede il suo sogno manomesso e non può che restarne deluso.

E' proprio il caso del Fiordo di Furore, episodio naturale e ambientale che da sempre rende internazionale la geomorfologia della Costa d'Amalfi, conferendole una dimensione europea. Tutti sono portati a ritenere che la bellezza di questo luogo basti da sola a salvarlo. Ma non è così.

Furore, classica terra di mezzo della Divina, può essere considerata " località a sviluppo turistico maturo" ma ha bisogno di completare la propria armatura territoriale e, soprattutto, di riappropriarsi della sua marina che non è una semplice "cornice" del suo territorio bensì la sua anima pulsante.

Le condizioni per recuperare, manutenere, gestire correttamente questa preziosa risorsa ci sono tutte, ma la nuova Amministrazione Comunale si è limitata finora ad assistere inerte al degrado, puntando al Borgo Cartolina e a Mappatella Beach. Ci vuole davvero poco per rendersene conto.

I nuovi inquilini della Casa Comunale presi dall' assillo di trasformarla in una sorta di fortino, interdetto ai cittadini e occupato permanentemente dalle famiglie degli eletti, non si sono accorti che il Fiordo è in stato di vergognoso abbandono , con porte d'ingresso divelte, accesso incontrollato all'Ecomuseo con rischio grave di vandalismo. Una situazione che ha avuto inizio proprio con l'insediamento dell'Amministrazione attualmente in carica.

Quando si metterà mano al Piano Spiaggia, delimitando le aree di competenza fra Genio Civile, Capitaneria di Porto e Comuni? C'è sempre tempo! In attesa, è più urgente esprimere gratitudine a chi ha addirittura comprato un costone roccioso, lo ha bonificato con il proprio portafoglio e, con atto davvero degno di un Mecenate d'altri tempi, ha reso possibile la riapertura della spiaggia e la sua frequentazione al popolo dei bagnanti, della frittata di maccheroni. E i tuffatori? E i giornalisti? E le due ore diretta RAI? "Furore ai Furoresi!" Rispondono in coro i balordi.

Manco si sono accorti, fra l'altro , della presenza di un fitodepuratore pronto ad essere impiegato per il trattamento degli scarichi del borgo.

L'impegno più serio, fuori della portata di questi signori,resta quello della redazione di un Piano di Gestione che stabilisca le "convenienze", indichi le priorità e le opportunità per l'affidamento con procedura di evidenza pubblica di un patrimonio costituito da 1,100 metri quadrati coperti e da un fondo agricolo di circa tre ettari.

Nel frattempo l'ACAMIR dovrebbe aver completata la riprogettazione dell'Ascensore che la Regione Campania è pronta a finanziare. Quest'opera potrà cambiare definitivamente il destino di Furore e del suo Fiordo.

Resta l'amara conclusione di Regina Fortuna : "L'incapacità degli uomini è parte dei luoghi." Non si sa se serve più la rabbia o la rassegnazione.

*ex sindaco di Furore

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