PoliticaCovid, scuola e Green Pass. De Luca: «Ok a vaccini obbligatori al lavoro. Dad solo se non si raggiunge l'immunità di gregge»

Campania, De Luca, Covid, vaccinazione

Covid, scuola e Green Pass. De Luca: «Ok a vaccini obbligatori al lavoro. Dad solo se non si raggiunge l'immunità di gregge»

«Più si ritarda la campagna di vaccinazione più cresce il pericolo di diffusione di varianti come la variante Delta, quindi più cresce il pericolo che la fase dell'epidemia si prolunghi nel tempo»

Inserito da (redazioneip), venerdì 23 luglio 2021 15:40:16

Nella consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto sui contagi, sulla campagna vaccinale, anche in vista dell'apertura delle scuole, sul Green pass e sulle misure per il contenimento dell'epidemia.

De Luca ha esordito rivolgendo un pensiero al giovane Emanuele Melillo, autista che guidava un pulmino a Capri ed è deceduto in un tragico incidente. «Abbiamo avuto oltre una ventina di feriti, mentre questo giovane autista è stato colto da malore. Ha cercato di accostare il pullman per evitare danni, ma non ci è riuscito. Una tragedia che poteva essere molto più grande. Esprimiamo cordoglio alla famiglia del giovane Emanuele. Seguiremo la situazione dei feriti portati in terraferma, alcuni bambini ricoverati al Santobono. Cercheremo di seguirli fino alla dimissione dai nostri ospedali».

Poi il governatore ha fatto il punto dell'emergenza Covid e della campagna di vaccinazione: «Siamo in un momento difficile per la fortissima ripresa di contagi in Italia, 261 nuovi positivi ieri in Campania. Per evitare di cadere in clima di angoscia, - ha esordito De Luca - dobbiamo spiegare gli obiettivi. Partiamo da due dati positivi rispetto all'anno scorso: è andata avanti una campagna di vaccinazione rispetto all'anno scorso, abbiamo un inizio di ripresa economica che ci incoraggia. Per il resto, dobbiamo capire come muoverci per evitare di fare passi indietro e contrastare la diffusione della variante Delta, che è diventata quella prevalente anche in Italia».

L'obiettivo prioritario, per De Luca «è quello di completare la campagna di vaccinazione». «Più si ritarda la campagna di vaccinazione - ha proseguito De Luca - più cresce il pericolo di diffusione di varianti come la variante Delta, quindi più cresce il pericolo che la fase dell'epidemia si prolunghi nel tempo. Vaccinarsi quanto prima possibile è indispensabile per contenere e poi sconfiggere l'epidemia Covid. Vaccinarsi quanto prima possibile e quanti più è possibile per consentire la ripresa delle attività economiche. Ci sono dei soggetti che fingono di difendere le attività economiche ma sono i nemici dell'economia. Il primo è Salvini, ma non solo lui. Anche tanti esponenti di Fratelli d'Italia, per fare demagogia a breve, rischiano di determinare un danno di lungo periodo. Per lisciare il pelo per l'apertura per tre settimane di attività economiche rischiano di produrre un aggravamento del contagio che poi determina chiusura attività per mesi. Questa è la strada che seguono alcuni di questi soggetti.

Eliminare l'obbligo di mascherine all'aperto è stato un gesto sbagliato, che in Campania non abbiamo seguito, fatto per dare un contentino a Salvini. Abbiamo invece accelerato la diffusione del Covid in Italia. Siamo alla follia quando Salvini dice che i vaccini sotto i 40 anni non vanno bene. I danni epidemiologici ci dicono che l'età media è scesa oggi a 28 anni. Allora, come si può dire in maniera responsabile che sotto i 40 anni se te lo fai o non te lo fai è la stessa cosa? È incredibile. Evitiamo di seguire nella linea dell'irresponsabilità chi si deve fare pubblicità politica a breve, determinando danni di lungo periodo per il mondo del commercio, della ristorazione, del turismo, delle attività produttive.

Condivido la proposta di Carlo Bonomi (presidente di Confindustria) sull'obbligatorietà dei vaccini sui luoghi di lavoro. È una proposta seria. Coinvolgiamo i sindacati ma anche sui luoghi di lavoro, se vogliamo garantire continuità delle attività produttive, dobbiamo pretendere che chi va a lavorare in una comunità poi la rispetti e si faccia il vaccino

Dobbiamo procedere alla vaccinazione dell'intera popolazione studentesca, al fine di mandare in presenza le ragazze e i ragazzi. Ma è evidente che si ritorni in Dad, se non vi è un'immunizzazione di gregge o, per lo meno, del 70% della popolazione studentesca. In base al livello di vaccinazione della popolazione, valuteremo la riapertura delle classi. Faremo di tutto per evitare classi per metà in presenza e per metà a distanza: sarebbe un disastro».

Sulla nuova ordinanza firmata nella giornata di ieri, De Luca a precisato: «Abbiamo rilevato che in queste settimane i controlli sono praticamente inesistenti. Non voglio ripetere considerazioni già fatte in precedenza: non riesco come possa essere efficace una campagna anti Covid in una situazione dove esistono zero controlli. Feste da ballo, ragazzi senza mascherine nelle ore di movida o che si passano la bottiglia di birra l'uno con l'altro. A volte, mi chiedo come sia possibile che il contagio si sia diffuso in maniera così lenta, dopo quello che è accaduto in queste settimane. Dobbiamo evitare che si accendano i focolai, anzi permettere che vengano spenti. Se hai 500 positivi e devi fare il tracciamento per 5.000 persone, la situazione diventa ingestibile e il personale non è in grado di reggere. Ci sono tanti altri problemi, c'è un'attività ordinaria negli ospedali che deve continuare. Questo significa che tanti positivi rimangono senza controllo e che si verifica una reazione a catena che moltiplica il contagio. Per questo motivo, è necessario essere prudenti e non fare la corsa alle riaperture: una corsa che rischiamo di pagarla per i prossimi sei mesi. E credo che quest'esperienza sia già stata fatta. Invito gli amministratori comunali a essere prudenti e a eliminare ogni tipo di evento pubblico che può provocare una diffusione incontrollata del virus».

Sull'obbligatorietà dei vaccini anti Covid e sul Green pass, il governatore ha proseguito: «La libertà non vive se non è legata a un discorso di responsabilità verso le persone, le famiglie, i processi produttivi. Se è obbligatorio il casco quando si va in moto o la cintura quando si va in auto, lo si fa per tutelare la vita. Quando abbiamo deciso che è obbligatorio il vaccino per i bambini che vanno a scuola, abbiamo preso una decisione per tutelare la salute di tutti gli alunni, anche quelli che sono immunodepressi o malattie, come la leucemia. Queste stupidaggini che sentiamo sulla libertà sono insopportabili. I Green pass sono servizi in più a chi dimostra di essere responsabile. Siamo partiti con le card già quattro mesi fa, ne abbiamo distribuite 700 mila su un totale di oltre 2 milioni di tessere prodotte. Le informazioni che troviamo sul green pass sono quelle che arrivano dalle Regioni: a maggior ragione, la carta di avvenuta vaccinazione della Campania ha valore per partecipare a eventi pubblici».

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