PoliticaCetara, Sindaco Squizzato si congeda e spiega con manifesto le ragioni della scelta

Cetara, Sindaco Squizzato si congeda e spiega con manifesto le ragioni della scelta

Inserito da (redazionelda), giovedì 2 giugno 2016 14:27:48

Sceglie di scrivere una lunga lettera ai propri concittadini, trasfusa in un manifesto affisso sulle bacheche cittadine, il sindaco di Cetara Secondo Squizzato, prima del congedo definitivo il 6 giugno prossimo.

Dopo due mandati consecutivi alla guida di Cetara, Squizzato aveva ha scelto di non ripresentarsi, cedendo il testimone al suo vice Roberto Della Monica che sta affrontando gli ultimi giorni di campagna elettorale con la compagine chiamata a proseguire l'esperienza amministrativa di "Cetara nuova, insieme per crescere" con Squizzato che seguirà i suoi a bordo campo. Pubblichiamo testo integrale del manifesto che spiega le "ragioni di una scelta", proprio oggi, 2° giugno, nel giorno del 70esimo compleanno della Repubblica Italiana.

 

Care concittadine, cari concittadini,

per dieci anni ho avuto il privilegio e l'onore di essere il primo cittadino del nostro paese. In questo tempo importante della vita mi sono impegnato senza risparmiare energie, senza guardare l'orologio, senza misurare la fatica: per dimostrare che Cetara aveva ed ha tutte le carte in regola per emergere ed affermarsi; per dimostrare che è possibile amministrare la cosa pubblica con serietà ed equilibrio, con il giusto distacco dalla piccole beghe quotidiane, libero dai condizionamenti elettorali che non ti portano lontano. Questo lavoro è stato portato al termine e concludo il mandato di sindaco con la convinzione di aver fatto tutto quanto era nelle mie possibilità.

Sono stati dieci anni esaltanti, pieni di esperienze che mi hanno arricchito, mi hanno fatto crescere e, spero, con me anche la comunità che ho guidato. Nonostante le difficoltà crescenti di uno dei periodi di crisi più difficili della storia italiana, con l'apporto di tanti amici e sostenitori, siamo riusciti a tenere la rotta e a prendere il largo.

In questi anni ho dovuto dire molti ‘no', anche ad amici (e qualcuno, per questo, non lo è più, ma forse non lo era mai stato!) se ciò che mi veniva richiesto o proposto contrastava con gli interessi della comunità oppure era contrario alle leggi. Ho fatto le scelte sempre in serena coscienza ed ho assunto decisioni nel rispetto dei valori fondanti della mia vita: se qualche errore ho potuto compiere me ne scuso con tutti; ma vi assicuro che ho cercato solo di realizzare iniziative per far crescere e migliorare il nostro paese.

Ho avuto la fortuna di incontrare tante persone a Cetara che hanno condiviso il percorso con determinazione: ringrazio tutti, in particolare gli assessori e i consiglieri di maggioranza che mi hanno sostenuto in questi anni. Ma ho conosciuto anche tanti sostenitori fuori dal nostro territorio: anch'essi, talvolta con maggiore entusiasmo, hanno assecondato i nostri sforzi, apprezzato il lavoro svolto e ci hanno aiutato a realizzare tante iniziative che vi ho illustrato nei giorni scorsi con un manifesto. Anche a loro va l'espressione della mia gratitudine: mi permetto solo di ricordare che, in questo contesto, ho avuto l'onore di presiedere la comunità del Parco dei Monti Lattari fino a gennaio 2015 e poi la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi.

Purtroppo, nonostante l'impegno profuso per amministrare con rigore, serietà e nel rispetto di complicate e spesso contraddittorie normative, sono stato oggetto di procedimenti giudiziari che mi hanno portato ad essere prima indagato e poi imputato in alcuni processi. Come raccontano i fatti, ho dovuto sopportare le conseguenze di un imbarbarimento del clima politico locale che in taluni casi mi ha reso bersaglio di gratuite cattiverie. Ma il tempo mi darà ragione e ve ne darò contezza con la massima trasparenza.

Una legge dello Stato mi avrebbe permesso di chiedere per la terza volta la vostra fiducia. Ma non me la sono sentita: dopo una lunga riflessione ho ritenuto, in queste condizioni, che le mie vicende personali non dovessero ricadere sull'amministrazione e sulla gestione della comunità. Mentre la Costituzione fa salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, questo principio si applica pienamente ai cittadini e, fra chi riveste una funzione pubblica, solo ai parlamentari; gli amministratori locali, quelli più esposti ad ogni rischio, quelli che quotidianamente sono chiamati ad assumere responsabilità gravose, per effetto della cosiddetta ‘legge Severino' possono essere mandati a casa, con la sospensione dalla carica se condannati in primo grado. Ma nessuno ti ridarà niente se poi riesci a dimostrare nei gradi successivi che non sei responsabile di alcun reato. Non avrei mai accettato di chiedere ancora la fiducia ai miei concittadini senza prima aver dimostrato la mia totale correttezza: combatterò per questo nei processi in corso. Ho solo fatto il mio dovere e compiuto atti nell'interesse della comunità e credo che prima o poi un giudice o un tribunale riusciranno a chiarire le situazioni e ad emettere giuste sentenze.

Ho ritenuto quindi di dovermi sottrarre a questo tritacarne e, nel rispetto dei miei principi etici, fare un passo indietro e non ricandidarmi. La mia scelta è anche un modo per dire un no forte all'attuale impostazione di certe normative che hanno trasformato i sindaci in capri espiatori per ogni questione, creando per tutti i comuni, specie quelle piccoli, condizioni di difficoltà estreme che hanno reso sempre più difficile dare risposte ai cittadini. A volte per resistere bisogna lasciare e far prevalere l'etica: è questa la scelta che ho fatto, sostenuto dalle persone a me più vicine, amici, familiari, quelli che più di altri hanno sopportato le conseguenze del mio impegno.

Mi sono dunque fatto da parte ma non smetto di amare l'impegno politico e la mia comunità. Dal 6 giugno tornerò ad essere un cittadino come gli altri, ma certo guarderò con attenzione a ciò che accade nel mio paese: ci sono le condizioni per proseguire e migliorare il lavoro svolto in questi anni, che ha disegnato uno scenario di sviluppo chiaro per Cetara. E' questo l'augurio che faccio a chi andrà a rilevare il testimone, a Roberto Della Monica e alla sua squadra.

Avrò occasioni per impegnarmi nuovamente nel campo del volontariato, per la promozione delle tipicità locali, della cultura, e in tutte quelle iniziative che potranno essere utili a far conoscere la peculiarità del nostro piccolo comune, e non solo. Quando ci sarà da costruire qualcosa di importante per Cetara e per la Costa d'Amalfi risponderò ‘presente', con il consueto impegno.

In questo giorno in cui si ricorda il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana mi piace pensare che ho mantenuto fede al giuramento fatto da sindaco, di osservare lealmente la Costituzione italiana e le sue leggi, e di aver svolto la carica pubblica affidatami ‘con disciplina ed onore'.

Al paese che ho amato e continuo ad amare, ai miei concittadini voglio rivolgere un forte invito all'impegno civico, al rispetto delle regole, a camminare insieme con chi è chiamato a ricoprire la responsabilità dell'amministrare il paese: solo così si potrà andare lontano, ed assicurare ai nostri figli un futuro in questa nostra splendida terra.

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