PoliticaCaso Fondazione Ravello, Sel Costa d'Amalfi: «Situazione di estrema gravità»

Caso Fondazione Ravello, Sel Costa d'Amalfi: «Situazione di estrema gravità»

Inserito da (redazionelda), venerdì 13 febbraio 2015 20:16:42

Interviene anche il Circolo Sel "Costa d'Amalfi sulla ormai infinita vicenda che sta interessando da diverse settimane la Fondazione Ravello, stigmatizzando alcuni punti definiti di «estrema gravità».

«Innanzitutto - si legge da una nota trasmessa alla redazione de Il Vescovado - l'atteggiamento del Presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro - con la minaccia di commissariamento della Fondazione - ha ormai palesato in certezze quelli che sono stati da sempre i nostri dubbi sulla gestione della Fondazione Ravello.

In primis il Governatore della Campania commette un grave errore quando anziché tutelare il naturale avvicendamento proprio dell'agire democratico ha iniziato una guerra contro il Sindaco di Ravello e il Presidente della Provincia di Salerno, ai quali va la nostra solidarietà, per aver finalmente preso posizione sulla tanto agognata centralità del Comune all'interno della Fondazione. Inoltre, il Governatore della Campania - prosegue la nota - forse dimentica, quando minaccia di bloccare i contributi a favore della Fondazione che, nel suo ruolo di amministratore pubblico e in relazione al fatto che parla di denaro pubblico, dovrebbe preoccuparsi del bene della collettività e non di bieche logiche di "amici di partito".

Appare, invece, quasi comica la presa di posizione dell'On. Cirielli che testualmente scrive: "Non vorremmo che si trattasse dell'ennesimo giochetto accaparra-nomine a cui ci ha abituato in questi mesi il deluchiano presidente della Provincia che ha già rimediato brutte figure". Beh, dovrebbe guardare indietro l'On. Cirielli, a come è stata gestita fin qui la Fondazione Ravello per capire chi fa i "giochetti accaparra-nomine".

Riteniamo che la Fondazione Ravello non debba diventare terreno di scontro come sta accadendo. Una guerra di posizione non farà altro che la cosiddetta "terra di nessuno" divenga tristemente la città di Ravello e la sua collettività, che certo non lo merita.

Riteniamo - concludono gli iscritti di Sel, una trentina, tra cui il segretario Luigi Mansi, consigliere comunale di Ravello e il sindaco di Atrani Luciano De Rosa Laderchi - invece giusta la logica che il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Ravello ha voluto seguire, infatti la Presidenza al Sindaco di Ravello è un primo passo importante verso quella centralità che da più parti si è sempre cercata».

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