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Salerno, Porta Ovest, controlli tecnici

Salerno, nuovo stop a cantiere "Porta Ovest": necessari controlli tecnici

Soltanto due mesi fa, Michelangelo Russo, ex Giudice presso la Corte d'Appello di Salerno, in un articolo affidato al quotidiano Le Cronache, aveva tracciato un parallelismo tra la galleria Minori-Maiori e Porta Ovest. Secondo il magistrato in quiescenza, il destino del tunnel, semmai dovesse farsi, potrebbe essere quello di un cantiere a cielo aperto per anni ed anni, con spreco di risorse enormi e maggiori rispetto a quelle preventivate.

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 10 aprile 2024 15:23:13

Il cantiere di "Porta Ovest" a Salerno continua a incontrare ostacoli al suo avanzamento. Attualmente, i lavori sarebbero fermi su entrambi i fronti della canna sud e sulla rampa Poseidon. Lo rivela Andrea Pellegrino in un articolo pubblicato ieri su "L'Ora", in cui scrive: «Un fiume di soldi investito ma al momento non si vede la luce in fondo al tunnel».

Sembrerebbe che sia necessario un nuovo piano di monitoraggio delle «deformazioni gravitative di versante e delle opere d'arte autostradali». Un incarico affidato a una società di Vico Equense per 140mila euro, che dovrà analizzare il Viadotto Madonne del Monte dell'autostrada A3 della Salerno - Napoli.

Un nuovo stop ad un'opera, i cui lavori sono iniziati nel 2012, che avrebbe dovuto risolvere la situazione della viabilità in ingresso in città, dirottando in galleria il traffico intenso di mezzi pesanti in direzione e uscita dal porto commerciale.

Soltanto due mesi fa, Michelangelo Russo, ex Giudice presso la Corte d'Appello di Salerno ed attualmente in pensione, in un articolo affidato al quotidiano Le Cronache, aveva tracciato un parallelismo tra la galleria Minori-Maiori e Porta Ovest. Secondo il magistrato in quiescenza, il destino del tunnel, semmai dovesse farsi, potrebbe essere quello di un cantiere a cielo aperto per anni ed anni, con spreco di risorse enormi e maggiori rispetto a quelle preventivate.

«Ma che razza di progetto è - scrive Russo - questo che, come dice Cascone stesso, non si sa ancora da dove inizia e dove finisce, visto che sono previsti spostamenti e varianti? Cascone precisa infatti che il progetto messo a gara non è quello che si eseguirà "perché ci sono una serie di prescrizioni degli eventi che verranno recepite nello sviluppo del processo esecutivo e che quindi muteranno significativamente il tema degli ingressi che vanno messi in sintonia con il parere della Sovrintendenza". Sono parole che fanno venire i brividi. La Politica si accinge a fare il più grosso sconquasso nella fragile filigrana del panorama costiero senza sapere che cosa accadrà. E quanto costerà, che è l'ultimo dei problemi. Questa storia Salerno l'ha già vissuta».

«Il famoso tunnel dal Porto all'Autostrada, tuttavia, si sapeva fin dall'inizio da dove incominciava e poi dove finiva. Ma, in una situazione analoga a quella del buco (o meglio, del buchetto, come pensa Cascone) tra Maiori e Minori, con una problematica paesaggistica e idrogeologica del tutto simili, il buco di Salerno è diventato un disastro, con lo sperpero di oltre 100 milioni (soldi nostri) senza costrutto sinora. Nello scavo del tunnel di Salerno sono stati riscontrati ostacoli non previsti progettualmente, ci sono stati smottamenti, e infine Comune e Autorità danno a testate nel muro perché non sanno come collegare il buco all'autostrada senza che i salernitani non se ne accorgano», spiega.

In merito alla galleria Maiori-Minori, Russo sostiene che «si può migliorare la strada senza scassare la montagna, con pericoli di frane e smottamenti. Diversi anni fa, come già è stato scritto, l'ingegnere Ernesto Ricciardi, notissimo strutturista salernitano, redasse, su incarico pubblico, un progetto di allargamento della strada, che bordeggia il mare, con impatto ambientale ridotto. Venivano superati i punti critici delle strettoie, senza pericolo alcuno per la stabilità dei costoni. L'opera, in progetto, sarebbe costata, all'epoca, ottocento milioni di vecchie lire. Tradotto in euro, quattrocentomila euro, ovviamente da rivalutarsi ai costi attuali. Tutto sommato, un'inezia rispetto ai 15 milioni, per adesso, del "buchetto" che vuole la Regione. Purtroppo, la Politica degli annunci e del cemento, dalle cave ai mattoni, continua ad essere il collante e la forza addensatrice per le prossime elezioni Regionali. Umanità e umanesimo, culturale e sociale, non sono nulla in questo calcolo cinico del Potere».

 

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