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Nuovo impianto Wind Tre a Praiano, duecento cittadini firmano petizione per impedirlo

La petizione, dichiara il promotore Gennaro Amendola, «non ha avuto alcun riscontro dall'amministrazione, che si è trincerata dietro un silenzio inquietante. Quello che è sicuramente discutibile e gravissimo, è il fatto che la scelta di autorizzare la realizzazione dell'impianto non è stata oggetto di alcun atto politico dell'amministrazione».

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 7 febbraio 2024 16:26:35

Circa duecento cittadini di Praiano hanno sottoscritto una petizione, presentata lunedì 5 febbraio al Comune, facendo appello all'Amministrazione affinché venga sospesa la procedura (già avviata) di realizzazione di un impianto di telefonia cellulare di Wind Tre, in Via Costantinopoli.

Secondo i firmatari, la sua realizzazione «rappresenta una minaccia per la salute dei cittadini e per l'ambiente. Secondo studi scientifici, le radiazioni emesse dagli impianti di telefonia possono avere effetti negativi sulla salute umana (fonte: OMS). Inoltre, la costruzione dell'impianto causerà danni irreparabili al paesaggio locale, compromettendo la bellezza naturale e il patrimonio culturale della nostra amata Praiano».

I cittadini in questione non hanno gradito di essere venuti a conoscenza della procedura attivata e praticamente già conclusa soltanto in data 21/11/2023, quando l'autorizzazione al gestore è stata pubblicata sull'Albo Pretorio Online dell'Ente.

La petizione, dichiara il promotore Gennaro Amendola, «non ha avuto alcun riscontro dall'amministrazione, che si è trincerata dietro un silenzio inquietante. Quello che è sicuramente discutibile e gravissimo, è il fatto che la scelta di autorizzare la realizzazione dell'impianto non è stata oggetto di alcun atto politico dell'amministrazione».

Amendola è molto critico nei confronti del Primo Cittadino, Anna Maria Caso, "accusata" di aver preso la decisione in solitaria: «A tutt'oggi, infatti, agli atti non risultano delibere di giunta o di consiglio comunale, con votazioni da parte dei consiglieri. Addirittura sembra che alcuni di loro non fossero al corrente dell'avvenuto rilascio dell'autorizzazione. Solo successivamente, e con colpevole ritardo, sono stati informati in sede di consiglio comunale con una mera comunicazione del Sindaco, senza poter esprimere il proprio voto, per cui la cittadinanza non è a conoscenza se il consiglio comunale è favorevole o contrario».

«Inoltre, alla richiesta del sottoscritto di poter visionare gli atti, la responsabile, che è la segretaria comunale, ha negato l'accesso, con motivazioni del tutto discutibili, in quanto gli atti sono pubblici nel momento in cui vengono visionati dall'UTC, dalla conferenza dei servizi ecc. (trattasi di atti soggetti a pubblicazione, cosa che non è avvenuta se non nell'atto finale). Su tutta la vicenda, che inquieta non poco la cittadinanza, sembra quasi che l'amministrazione non esista, e che in realtà siano stati dirigenti dei vari uffici interessati a decidere il da farsi. Dirigenti che non risiedono a Praiano, e che sicuramente non conviveranno con la presenza dell'impianto», chiosa Amendola, che rinnova l'Appello all'Amministrazione a prendere atto della petizione e della volontà popolare.

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