Libri"Pazziamm ja'", nel libro di chef Mimmo Di Raffaele l'essenza di una cucina di ricerca, esplorazione e passione

"Pazziamm ja'", nel libro di chef Mimmo Di Raffaele l'essenza di una cucina di ricerca, esplorazione e passione

Creazioni che si arricchiscono delle rivisitazioni in chiave moderna di quei piatti tramandati fin dall'antichità e che, come la recente scoperta del Termopolio a Pompei ha mostrato, ancora oggi sono presenti nella tradizione

Inserito da (redazionelda), lunedì 3 maggio 2021 17:35:41

"Pazziamm Ja'" è il titolo del libro di Mimmo Di Raffaele, executive chef del Belmond Hotel Caruso di Ravello. Una raccolta di ricette in cui è racchiusa l'essenza dei piatti della tradizione campana, interpretati con quella visione creativa ed innovativa che da sempre contraddistingue la sua filosofia.

Esempio di come la cucina sia soprattutto ricerca, esplorazione e passione, il libro è un tributo alla sua arte e alle radici della sua terra attraverso una cucina che resta fedele all'utilizzo di prodotti rigorosamente locali con rispetto imprescindibile per la stagionalità.

 

Edito da Officine Zephiro il volume, stampato anche in lingua inglese, sarà distribuito nelle principali librerie della Costiera e della Campania, nonchè disponibile online su www.officinedellibro.com, Amazon, IBS, Webster, La Feltrinelli.

 

Mimmo Di Raffaele nasce a Caserta tra le coltivazioni di frutta, viti e olivi di una regione che i Romani avevano soprannominato "Campania Felix" e, divenuto cittadino costiero d'adozione, si lascia ammaliare ed ispirare dall'unicità del territorio che esercita sulla sua cucina un'influenza potente.

 

«Nella mia cucina troverete solo ingredienti locali, come il limone Sfusato Amalfitano, la colatura di alici e il Provolone del Monaco - spiega lo chef -. In un luogo in cui le montagne si confondono con il mare, penso sia importante proporre piatti che rappresentano questa dualità. È così che il maialino incontra i gamberi, le acciughe o i limoni, stringendo un sodalizio di pura bontà».

 

E che dire, poi, di piatti come il "Tu vuò fa l'Americano", lo "Sciuscio napoletano" o la "Ravello-Milano solo andata", nati dai suoi viaggi in giro per il mondo e dalle esperienze fatte lungo la via. Creazioni che si arricchiscono delle rivisitazioni in chiave moderna di quei piatti tramandati fin dall'antichità e che, come la recente scoperta del Termopolio a Pompei ha mostrato, ancora oggi sono presenti nella tradizione.

 

L'hotel Caruso di Ravello riapre i battenti il prossimo 27 maggio e per la stagione 2021 l'idea di creare un nuovo luogo di condivisione e ritrovata convivialità. Ed ecco la "Cucina Esperienziale": uno spazio d'ispirazione e d'interazione diretta con lo chef, per promuovere la conoscenza del suo sapere gastronomico e renderlo così fruibile a tutti.

Nella "Cucina Esperienziale" del Caruso, i confini tra "attore" e "spettatore" si ridefiniscono delineando un nuovo modo di concepire la relazione che si eleva nella condivisione della stessa scena in un reciproco scambio di emozioni.

 

Incontri autentici, dove la creatività trova la giusta dimensione per liberarsi in forme inaspettate: curiosità culinarie, segreti nascosti, aneddoti sconosciuti legati al passato, attimi di vita, saranno svelati mentre, diretti da un'intera brigata, ingredienti di pregio saranno pronti a trasformarsi in una sinfonia perfetta da ricordare.

«Insieme al nostro vice president, Robert Koren, ho fortemente voluto e creduto nella realizzazione di questo progetto che rappresenta la nostra visione dell'ospitalità legata all'autenticità del territorio, delle persone e del buon cibo - dichiara il general manager dell'Hotel Caruso, Alfonso Pacifico -. Il libro si fa portavoce della nostra filosofia e testimone nel mondo dello stile del Caruso, attraverso i nostri ospiti, raccontando un viaggio che parte dal palato per restare nella memoria».

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