Lettere alla redazioneTramonti, docenti rispondono al Sindaco: «Sue affermazioni tendenziose e non costruttive»

Tramonti, docenti rispondono al Sindaco: «Sue affermazioni tendenziose e non costruttive»

Inserito da (redazionelda), mercoledì 28 febbraio 2018 12:18:17

Ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria. Riceviamo e pubblichiamo replica a firma del corpo docenti dell'Istituto "Giovanni Pascoli" di Tramonti all'ultima missiva del sindaco Antonio Giordano pubblicata ieri.

Tramonti, sindaco Giordano replica a preside Milo: «Falso e ingeneroso affermare che non facciamo prevenzione»

Gentile Direttore,

 

in risposta alla lettera del Sindaco sentiamo forte, da docenti dell'Istituto Comprensivo "G. Pascoli" di Tramonti, l'esigenza di parafrasare quanto da lui dichiarato.

 

"E' falso e ingeneroso affermare che questa Istituzione non sia presente e attenta, è grave affermare che il corpo docente e il personale tutto non tuteli e non sia vigile sugli allievi, con gli allievi e per gli allievi". Da sempre ci occupiamo con professionalità, umanità e passione della cura degli alunni soprattutto tenendo conto che si tratta di bambini e di ragazzi che ci vengono affidati dalle famiglie con un preciso mandato. Chi conosce la nostra scuola e il nostro lavoro ne conosce anche le criticità che non sono legate a fenomeni atmosferici o a eventi più o meno prevedibili. L'azione ormai ricorrente di togliere credibilità ai docenti e all'Istituzione scolastica in generale danneggia in primis l'utenza. Senza continuità educativa e formativa con le famiglie si fa ben poco. Senza credibilità ancor meno.

 

Il Dirigente Scolastico ha adottato il provvedimento di chiusura delle scuole in via di urgenza operando con lungimiranza e avvedutezza come è nel suo stile, esprimendo nel documento ben chiare le motivazioni con riferimento incisivo alla tutela e alla salvaguardia delle persone (docenti , personale ed alunni ) che "abitano" la scuola. E' intollerabile che si insinui che non sussistano fondatezza e motivazioni. Prova lampante è l'ordinanza di chiusura da parte del Sindaco il giorno successivo. Rispetto a "valutare le conseguenze, soprattutto in ordine agli alunni che comunque si sono recati a scuola e non hanno trovato gli Insegnanti" inviteremmo a verificare il registro delle presenze che testimonia come i docenti della prima ora fossero presenti ad accogliere gli alunni, in verità assai pochi rispetto agli oltre 300 che popolano la sede di Polvica.

Crediamo fermamente che le notizie debbano essere verificate per evitare polemiche che sentiamo ingiuste viste le enormi difficoltà riscontrate durante il viaggio per raggiungere la sede di lavoro e nonostante rientrare abbia costituito un'impresa che affronta solo e soltanto chi al proprio lavoro ci crede.

Il problema, se necessario chiarirlo, rimaneva l'impossibilità di garantire la presenza del personale per il restante tempo della giornata (che è di otto ore) ma anche degli alunni di percorrere le strade con il trasporto scolastico. Al Sindaco che ritiene "praticabili" le vie di comunicazione potremmo eccepire e non solo in questo caso specifico.

 

A fare da contraltare a tutte le sue sicurezze sono le numerose e copiose ordinanze di chiusura dei sindaci suoi colleghi anche di paesi limitrofi che anzitempo avevano provveduto.

Per cui i cittadini potranno anche sentirsi sicuri ma non certi di accogliere chi lavora e coopera al benessere del luogo in cui vivono.

 

Sì, i docenti dovranno giustificare e provare la "presunta" motivazione (non al Sindaco) di non poter raggiungere la sede scolastica, ma l'Ente dovrebbe scusarsi per certe dichiarazioni tendenziose che nulla hanno di costruttivo, niente hanno di responsabile e fanno un gran male. A tutti.

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