Lettere alla redazioneRavellesi tutti: udite, udite!

Ravellesi tutti: udite, udite!

Inserito da Salvatore Ulisse Di Palma (redazionelda), martedì 28 aprile 2015 16:35:02

di Salvatore Ulisse Di Palma*

Venerdì 24 e sabato 25 aprile 2015 in Villa Rufolo "Mille anni di Magia" e "La Torre Maggiore per la prima volta si apre al pubblico".

Di scena è stata la premiata compagnia della Fondazione Ravello nell'ultimo lavoro teatrale.

Sceneggiatura: a soggetto.

A fare gli onori di casa?

I soliti noti.

Ci aspettavamo - e così è stato - di assistere ad imprevisti fuori programma, perché i i nervi sono saltati e forse perchè qualcuno degli istrioni ha derogato dal ruolo assegnatogli dal grande regista occulto.

E, con grande desiderio di esternare l'affermazione che dice tutto sul personaggio e sulla commedia, così si esclama: "E liberazione fu!!! Per tutto il resto c'è ANUSOL!".

Protagonisti della vicenda anche un "miles gloriosus" che ha lasciato Roma per assistere melanconico in disparte lo spettacolo (chissà quali brutti pensieri gli saranno passati per la mente).

A fare da contraltare, situato in piazza Vescovado per farsi notare quanto più possibile, in una sorta di "isso", "esso", il traditore, colui il quale prima lo ha circuito, poi lo ha investito e poi ha tentato di sottrargli la poltrona di Presidente della Fondazione Ravello.

Il suggeritore poi ha lasciato, momentaneamente, la buca rifugio per fare gli onori di casa e quindi calcare le tavole (pardon) i viali del palcoscenico.

Diversi sono stati i figuranti o se volete le comparse nel ruolo di codazzo o di laudatores. Naturalmente, dato il grosso impegno profuso nella realizzazione della messa in scena, si è replicato anche il giorno dopo cambiando poco del copione.

Poca cosa attesa l'assenza di "Big".

I Ravellesi sono stati invitati a partecipare ma non hanno preferito munirsi di ortaggi.... non per lanciarli, assolutamente, ma per offrire i prodotti della terra agli scadenti attori della filodrammatica.

Potrebbe andare anche bene perché i cattivi maestri talora s'impegnano così tanto da riuscire a cambiare le carte in tavola e a far apparire i modesti e umili allievi figuranti, perché legati al loro pensiero.

Peccato che si mostrino i muscoli e si faccia il gradasso a cose fatte, proprio come quei bambini che hanno paura del buio e tremano, salvo appena tornata la luce, con un filo di voce, dire a tutti che hanno saputo gestire la cosa e addirittura prescrivono, senza averne licenza, il farmaco, dimenticando di incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione.

Ma dopotutto, dopo la paura si può tutto ....

Di certo i Ravellesi hanno assistito ad uno spettacolo triste e disarmante con cadute di stile che offendono una città intera.

E' ora che alta si levi la voce della gente comune, del popolo che di tutto questo teatrino ne ha fin sopra i capelli.

E' gente arrabbiata, delusa e non tollera più che questo paese venga ulteriormente beffeggiato da personaggi che continuano a svendere un'intera comunità per interessi di bottega o smanie di protagonismo.

E, in tutto questo il Sindaco che fa? Fugge ancora?

*Capogruppo consiliare "Ravello nel Cuore"

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