Lettere alla redazioneI primi 60 (tribolati) giorni di De Masi alla guida della Fondazione Ravello

I primi 60 (tribolati) giorni di De Masi alla guida della Fondazione Ravello

Inserito da (redazionelda), venerdì 2 ottobre 2015 18:32:29

Riceviamo volentieri pubblichiamo intervento del presidente della Fondazione Ravello, Domenico De Masi, che illustra i suoi primi sessanta giorni alla guida dell'Ente. Di seguito il testo.

Mi preme spiegare ai ravellesi cosa ho fatto e cosa non ho potuto fare in questi primi sessanta giorni dal mio insediamento.

Per prima cosa ho fatto una doverosa riunione con tutto il personale della Fondazione, seguita da tre riunioni separate con i responsabili dell'amministrazione, della produzione e della comunicazione. Poi ho tenuto una riunione con dodici associazioni ravellesi e una con oltre cinquanta operatori economici del paese.

Passando agli organi della Fondazione, ho fatto due riunioni del Consiglio Generale di Indirizzo e tre riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre ho avuto un lungo incontro con il Consigliere regionale alla cultura.

In vista delle prossime feste natalizie e per mettere subito in pratica il mio proposito di facilitare la destagionalizzazione del turismo, ho preparato un grande festival invernale di 18 giorni, dedicato al rapporto tra spiritualità e virtualità, con un'orchestra di 100 musicisti in residenza, una grande mostra fotografica, dibattiti tra illustri studiosi, letture pubbliche di libri, cinema, ecc. Purtroppo questo progetto è stato bocciato dal Consiglio di Amministrazione perché troppo costoso. Ne ho dunque preparato un secondo che, dimezzando i costi, avrebbe offerto un complesso da camera in residenza, spettacoli teatrali, cinematografici e danza. Anche questo progetto è stato rifiutato dal CdA perché mancano tuttora i dati precisi circa la consistenza finanziaria della Fondazione.

Intanto ho avviato con l'Università di Salerno, con la Luiss e la Sapienza di Roma i contatti necessari per impostare la Scuola Internazionale di Management Culturale che, dopo un collaudo estivo, dovrebbe portare a Ravello 100 allievi da tutto il mondo e per tutto l'anno.

In gran parte di queste attività ho cercato di coinvolgere i ravellesi, ricevendone un'adesione e una disponibilità generosa oltre ogni possibile aspettativa.

Domenico De Masi

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