Lettere alla redazione«Gaza non è Hamas, Occidente ignora sterminio civili»: la riflessione di Paolo Russo, consigliere comunale di Minori

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«Gaza non è Hamas, Occidente ignora sterminio civili»: la riflessione di Paolo Russo, consigliere comunale di Minori

"Il feroce attacco di Hamas contro cittadini israeliani è un’intollerabile nefandezza contro la stessa dimensione umana, contro tutto ciò che rende l’umanità degna di esistere. Eppure, incredibilmente, l’unica reazione che Israele e molti governi occidentali riescono a produrre è altrettanto nefanda, altrettanto violenta, altrettanto intollerabile"

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 31 ottobre 2023 09:24:47

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del prof. Paolo Russo, consigliere comunale di Minori, in merito al massacro di civili che sta avvenendo nella Striscia di Gaza.

Voglio unirmi (simbolicamente, ma molto concretamente dal punto di vista culturale e spirituale) agli attivisti che hanno esposto a Maiori uno striscione a sostegno della causa palestinese. Dobbiamo tutti immedesimarci nella situazione di un popolo (che non è Hamas) che in queste ore viene aggredito sotto una pioggia di bombe, privato degli alimenti, dell'acqua, dell'energia elettrica, delle medicine, del carburante. Un popolo (che non coincide con i terroristi di Hamas, così come i cittadini israeliani non sono il governo israeliano) composto per oltre il 40% da bambini e adolescenti, che subisce da più di mezzo secolo occupazione e sopraffazioni violente, che vive perennemente nella ristrettezza e nella paura. È difficile (ma è anche scomodo) immedesimarsi in una simile condizione, ma le immagini circolate in queste ore rendono tangibilmente la tragedia e il dolore di tante persone la cui sola colpa è di essere palestinesi. Il feroce attacco di Hamas contro cittadini israeliani è un'intollerabile nefandezza contro la stessa dimensione umana, contro tutto ciò che rende l'umanità degna di esistere. Eppure, incredibilmente, l'unica reazione che Israele e molti governi occidentali riescono a produrre è altrettanto nefanda, altrettanto violenta, altrettanto intollerabile. Che ne è della responsabilità civile, del senso di umanità, della consapevolezza storica che dovrebbero animare le istituzioni politiche? Quale potrà mai essere l'esito di tutto questo se non l'ennesima radicalizzazione dell'odio reciproco e il definitivo abbandono di qualsiasi speranza di convivenza tra i popoli? Possibile che (ancora una volta) soltanto il Papa levi una voce a difesa della giustizia e della pace? Ritengo perciò non solo giusto ma indispensabile che le persone esprimano con ogni mezzo lecito il proprio dissenso dalle scellerate decisioni basate sulle armi, sui missili, sullo sterminio dei civili. Al momento in cui scrivo nella striscia di Gaza sono state uccise oltre 9.000 persone, quasi un terzo sono bambini: a quanto dovrà arrivare questa contabilità dell'orrore perché ritorni il buonsenso?

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