Lettere alla redazioneCemento al Fiordo di Furore. E sulla piazzola spunta il chioschetto bar: la denuncia dell'ex colonnello [FOTO]

Cemento al Fiordo di Furore. E sulla piazzola spunta il chioschetto bar: la denuncia dell'ex colonnello [FOTO]

Inserito da (redazionelda), giovedì 20 maggio 2021 13:31:30

"Folle cementificazione" al Fiordo di Furore. A denunciarla è Antonio Genzano, colonnello dell'Aeronautica Militare in quiescenza attraverso una nota di segnalazione al nostro giornale dopo aver sporto regolare denuncia presso l'ufficio della Polizia Locale di Furore. Corredata dal reportage fotografico che proponiamo, la denuncia riguarda l'area di accesso dalla Statale 163 alla caratteristica spiaggetta, sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientalistici.

Proprio uno spazio privato a ridosso della parete rocciosa, una porzione di terreno incolto (foto in basso), che secondo Genzano sarebbe stata cementificata senza i necessari titoli autorizzativi per lo svolgimento dell'attività di un chiosco bar (foto in alto). Con tanto di cancello d'ingresso.

 

Il denunciante, persona integerrima, ambientalista convinto, precisa che l'area in questione:

 

- ricade in zona vincolata dal Piano Urbanistico Territoriale approvato con Legge Regionale Campania nr' 35/87 - "Tutela Ambientale di 1° Grado";

 

- che la zona è individuata come area di riserva integrale nella Cartografia dei Monti Lattari;

 

- che l'Autorità di Bacino regionale Campania Sud l'ha identificata come Pericolosità' di Frana Molto Elevata;

 

- che è ubicata all'interno della zona SIC "IT8050051" Valloni della Costiera Amalfitana approvata con D.M. del 3 aprile 2000;

 

- che l'Enel non ha attestato nessuna linea e/o utenza al riguardo.

 

«Lo scrivente si costituirà presso le Autorità Giudiziarie quale parte lesa in difesa di una delle Aree Naturalistiche più pregiate dell'amata Costiera Amalfitana. Che tutti coloro che svolgono funzioni funzioni pubbliche e violeranno Leggi saranno personalmente denunciati alle Autorità Giudiziaria qualora dovessero emergere azioni tese al continua violazione di aree naturalistiche protette» conclude Genzano.

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